“Servono insegnanti subito nella scuola, i concorsi docenti vanno rinviati”. Mario Pittoni, responsabile scuola della Lega, apre battaglia contro il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, colpevole dei ritardi nell’assunzione dei docenti che si sta verificando ad inizio anno scolastico.
La Azzolina ha più volte ribadito che i concorsi si faranno a partire dal mese di Ottobre e che sono la modalità più giusta per far avere agli alunni docenti capaci e meritevoli.
Secondo Pittoni però, fare i concorsi sarebbe controproducente, perché non consentirebbero di disporre da subito di docenti per coprire le decine e decine di migliaia di cattedre vacanti.
“In questa fase – sostiene il senatore della Lega – servirebbe un piano di stabilizzazione per titoli e servizio immediatamente esecutivo. Perché mettere ulteriormente in difficoltà i precari, che col concorso si ritroverebbero da una parte a doversi preparare per affrontare una procedura scritta selettiva con sbarramento e dall’altra a prestare regolarmente servizio con tutti i problemi legati all’emergenza epidemiologica?”
Nei prossimi giorni la battaglia, che va avanti ormai da settimane, fra la Ministra e il senatore della Lega si sposterà in Parlamento dove si dovrà discutere la conversione in legge del decreto 104, ovvero il cosiddetto “decreto agosto”.
Pittoni ha già presentato due emendamenti su questo decreto ed uno di essi consentirebbe di assumere fin da subito docenti precari che attualmente stazionano nelle graduatorie di seconda o anche terza fascia.
Ove non abilitati, tali docenti dovrebbero seguire durante l’anno un percorso di formazione al termine del quale sarebbero previste apposite prove conclusive.
“L’approvazione di questi emendamenti comporterebbe da una parte la conversione di 50.000 cattedre di sostegno da organico di fatto in organico di diritto evitando di continuare ad appoggiarsi al girotondo dei supplenti, dall’altra la possibilità di specializzarsi per decine di migliaia di operatori già in prima linea”.
Come è noto la Azzolina si è sempre detta contraria a tale modalità di immissione in ruolo e, al momento attuale, appare davvero difficile che la soluzione proposta da Mario Pittoni possa essere accolta.
Ma il risultato del voto regionale e di quello referendario potrebbero modificare non poco i rapporti fra le diverse forze politiche. Bisognerà attendere dunque i prossimi giorni per capire se questi emendamenti e la battaglia di Pittoni possano aprire degli scenari inattesi.
Fonte: La Tecnica della scuola