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Rientro a scuola, Cisl: “Il 14 una su 4 non riaprirà”

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E’ partito il conto conto alla rovescia per il rientro a scuola.
Se già in alcune scuole dell’Alto Adige e del nord Italia la campanella ha iniziato a suonare, per la maggior parte la data fissata è lunedì 14 Settembre.

Maddalena Gissi, segretaria della Cisl scuola, però non ne è convinta: “Una scuola su quattro presenta criticità per l’inizio dell’anno scolastico e non riaprirà regolarmente giorno 14. Ed è una percentuale sottostimata. Questo significa che le tante difficoltà organizzative e logistiche costringeranno i dirigenti scolastici a definire orari a giorni alterni e frequenze parziali

In tanti prevedono l’alternanza tra lezioni sui banchi e lezioni online ancora per tanto tempo.
Eppure anche la DAD necessita di organizzazione, sopratutto perché è necessario avere docenti in cattedra che al momento non sono stati ancora nominati.
Soprattutto alle superiori il Messaggero riporta che questa alternanza potrà andare avanti anche per tutto l’anno scolastico se la singola scuola non potrà garantire distanziamento e la mancanza di spazi potrebbe continuare a imporre i turni.

Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio Rocco Pinneri lo dice chiaramente: “La didattica a distanza proseguirà fino all’arrivo del vaccino. Al momento ci sono 300 aule che mancano in tutta la Regione per gli istituti superiori e 200 per le scuole del primo ciclo. Due mesi fa partivamo con 3 mila aule mancanti quindi è stato fatto molto ma sulle scuole superiori resteranno le difficoltà nel reperimento degli spazi perché è in queste realtà, e ho difficoltà a spiegare il motivo, che si concentrano maggiormente i problemi strutturali”.

Sul rientro in classe dopo assenze per malattia parla anche il Presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli: “In materia sanitaria non interveniamo, ma chiedo che ci sia chiarezza. La riammissione a scuola, ad oggi, diversamente da come avveniva in passato, avviene senza certificati medici. Se uno studente si assenta e la scuola non sa il perché potrebbe avere anche il virus ma se nessun medico lo ha visitato saremmo di fronte a una riammissione non ottimale. Allora bisognerebbe reintrodurre un obbligo di certificazione al rientro”.

Sul rientro a scuola smorza i toni Lucia Azzolina, in visita all’ Istituto Comprensivo del secondo circolo di Chiavazza: “È tutto sotto controllo e si inizierà il 14. Se ci saranno bambini positivi interverrà il dipartimento di prevenzione territoriale. Sono convinta che la scuola è il posto più sicuro di tutti in questo momento. Ci siamo preparati sistemando spazi ed eseguendo lavori di edilizia leggera.
Se ci sono incertezze sono dovute più all’informazione distorta che viene data che non alle regole che noi abbiamo dato e che sono precise”.
La Azzolina ha anche fatto sapere che il governo potrebbe “impugnare il decreto della Regione Piemonte” che impone alle scuole di verificare la temperatura degli studenti.

Fonte: Ansa

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