La conferenza stampa del 9 settembre ha portato alla luce diversi punti relativi al rientro in classe. Fra questi quello delle supplenze, che quest’anno si svolgeranno in due fasi distinte.
Prima le supplenze da Gps e Gae
Lo ha precisato la ministra Lucia Azzolina spiegando che, come previsto dal cronoprogramma, le convocazioni per le supplenze “ordinarie”, ovvero quella prevista dalla copertura delle cattedre vacanti e disponibili fino al 30 giugno o al 31 agosto, si dovranno concludere entro il 14 settembre.
Per quella data, il Ministero conta di aver terminato le operazioni di conferimento supplenze 2020 che riguarderanno gli aspiranti supplenti delle graduatorie provinciali e delle graduatorie ad esaurimento.
70 mila supplenti aggiuntivi
Poi si passerà alle supplenze aggiuntive: stiamo parlando dell’organico covid richiesto dal Ministero e ottenuto tramite il decreto rilancio, composto dal circa 70 mila unità, la maggior parte docenti.
l contingente di “supplenti anti-covid” è dunque leggermente aumentato rispetto alle prime previsioni. Anzi, rispetto all’ordinanza ministeriale dello scorso 5 agosto: inizialmente, infatti, come previsto dal decreto rilancio, i supplenti aggiuntivi per il rientro a scuola erano fissati a 50 mila, suddivisi all’incirca in 40 mila insegnanti e 10 mila collaboratori scolastici, per una spesa totale di 977 milioni.
Con il decreto agosto, invece, si è esteso l’investimento per i supplenti covid, che in totale saranno pertanto 70 mila. La previsione fatta da La Tecnica della Scuola poche settimane fa si è rilevata corretta.
In caso di nuova chiusura delle scuole i supplenti saranno licenziati
Tuttavia è bene ricordare che se dovesse scattare il lockdown, questi supplenti sarebbero licenziati e non avrebbero alcun beneficio di indennità di disoccupazione, come previsto generalmente per tutti i lavoratori a tempo determinato.
E’ la norma prevista decreto rilancio che prevede il licenziamento di questi supplenti in caso di nuova chiusura delle scuole.
“Qualcuno ha provato a far passare questo organico extra come supplentite, non è supplentite”, tuona Azzolina, evidenziando quindi la differenza che c’è fra le supplenze descritte in precedenza e queste aggiuntive.
In questo caso, per coprire le cattedre vacanti e aumentare l’organico a disposizione in vista dello sdoppiamento delle classi, si utilizzeranno le graduatorie di istituto, che verranno utilizzate dai dirigenti scolatici.