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Errori pubblicazioni GPS: no reclami, si ai ricorsi. Ecco le indicazione su come comportarsi

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Dopo il caos generato dagli errori evidenziati nelle pubblicazioni delle GPS è arrivato prontamente il comunicato stampa del Ministero in cui si provava a ridimensionare la situazione.
Comunicato che non è però piaciuto né ai tanti aspiranti docenti, che hanno visto non convalidarsi molti titoli acquisiti e inseriti in graduatoria con punteggi palesemente errati, sia ai sindacati, che lamentano ancora una volta l’inefficienza degli uffici.

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Rivolti a docenti che intendono aggiornarsi e arricchire le proprie competenze.

Per denunciare tale situazione le segreterie nazionali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams hanno inviato un telegramma alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che dice:
“A seguito della avvenuta pubblicazione GPS e del riscontro di evidenti errori nei punteggi, per consentire alle scuole la  possibilità di copertura di tutti i posti sin dal primo giorno di  scuola, è fondamentale non adottare alcun provvedimento sulla base  delle nuove GPS e a considerare tuttora vigenti le attuali graduatorie di istituto, fornendo Immediate indicazioni agli uffici scolastici, al fine di  garantire un regolare avvio dell’anno scolastico”.

Così si esprime Pino Turi, segretario della Uil Scuola: “Il ministro ha qualificato la GPS come il suo più grande orgoglio. Non abbiamo espresso commenti per non passare per i soliti pessimisti scettici. Oggi siamo di fronte ad una vera catastrofe: da tutte le regioni arrivano segnali netti di protesta di migliaia di precari che non ritrovano il riconoscimento dei loro titoli. Errori, punteggi sballati, valutazione dei servizi inesatta, neanche l’algoritmo di Renzi fece tanto”.

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Elvira Serafini, segretaria dello Snals: “Le graduatorie presentano errori inaccettabili, con docenti a cui è riconosciuto il servizio prestato sul sostegno senza averlo mai fatto o con servizi riconosciuti su discipline mai insegnate. È la cronaca di un disastro annunciato”.

Sulla stessa scia Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda degli Insegnanti: “Sarebbe dovuta essere una rivoluzione copernicana destinata a migliorare di gran lunga il meccanismo delle nomine dei supplenti e, invece, si è rivelato un pasticciaccio brutto che sarà foriero di innumerevoli ricorsi”.

Come sappiamo l’ordinanza ministeriale sulle graduatorie provinciali per le supplenze non prevede graduatorie provvisorie, quindi non ci saranno i famosi cinque giorni di tempo per fare reclamo del punteggio e tentare la conciliazione immediata. Nonostante questo alcuni Uffici scolastici stanno invitando gli utenti a segnalare gli errori e correggerli in autotutela.

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Cosa comportarsi allora?
La via migliore per provare una correzione degli errori delle graduatorie provinciali resta il ricorso: la stessa l’ordinanza ministeriale sulle Gps riporta che è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni oppure ricorso giurisdizionale al competente T.A.R., entro 60 giorni. Non costa nulla contattare l’Ufficio scolastico competente per sperare in una possibile autotutela ma, come ci riferiscono molti, al momento gli Uffici non rispondono.

Una volta ultimate le operazioni, ricordiamo, il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale pubblica, sul sito internet dell’Ufficio, le Gps per le supplenze. Allo stesso modo, saranno pubblicate all’Albo di ciascuna istituzione scolastica le correlate graduatorie di istituto.

Fonte: Orizzontescuola

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