Continuano a susseguirsi le misure anti-covid per il rientro in classe in sicurezza. Dopo i banchi monoposto e il braccialetto hi-tech, da tenere al polso di alunni e docenti, adesso arrivano anche le mascherine trasparenti e il ciondolo anti-Covid.
Sulle mascherine chirurgiche si è parlato molto nelle ultime settimane, soprattutto su quando vanno indossate: durante tutta la lezione o soltanto fuori dall’aula? Certo è che di esse se ne prevede un consumo di 11 milioni al giorno per gli studenti e adesso il Comitato Tecnico Scientifico ha dato l’ok per l’adozione di quelle trasparenti. Il nome tecnico è “mascherina per lettura labiale“, un dispositivo che permette di leggere il labiale degli insegnati e facilita la comprensione e il dialogo anche in caso di alunni non udenti.
Il progetto, unico in Italia, delle mascherine trasparenti è stato presentato al team del commissario per l’emergenza Arcuri dall’azienda ‘Under Shield’ di Fontaniva (Padova), che lo ha elaborato insieme all’Istituto per sordi Magarotto di Padova e Roma.
Bocciate invece le “mascherine di comunità”, ovvero quelle di stoffa, che non sono state giudicate adeguate per la sicurezza dei ragazzi.
Il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco sottolinea come “in questi mesi si sono moltiplicati gli studi sull’efficacia anti-Covid dei vari tipi di mascherine e visiere disponibili. Ebbene, le chirurgiche sono all’insegna della massima prudenza, anche perché sono usa e getta e non presentano dubbi legati, ad esempio, alla disinfezione e al riuso“.
L’altra novità di questi giorni è quella del ciondolo anti-covid, un dispositivo realizzato in Sicilia che può essere indossato dagli studenti, anche i più piccoli, durante le lezioni e la ricreazione con lo scopo di garantire protezione individuale, distanziamento sociale, tracciabilità dei contatti e monitoraggio.
Come funziona? I produttori spiegano: “il device può essere indossato come ciondolo, agganciandolo ad un cordoncino come badge/pass oppure collegato ad una cintura o riposto in una tasca. Al superamento della distanza di sicurezza può emettere segnali luminosi, sonori e vibrazioni, secondo le preferenze, in modo da avvisare chi lo indossa della prossimità ad un altro compagno. Allo stesso tempo anche l’altro studente viene avvisato indipendentemente”.
Uno strumento che permette dunque di segnalare il superamento del metro di distanza e garantisce dunque una maggiore sicurezza se si è fuori e non si ha la mascherina.
Fonte: La tecnica della scuola