Si inizia a definire il contingente per le prossime immissioni in ruolo dei dirigenti scolastici per il prossimo a.s. 2020/21. Il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, con nota prot. 1304 del 24.07.2020 ha infatti convocato le OO.SS. rappresentative dell’area Istruzione e Ricerca per una riunione in videoconferenza, lunedì 27 luglio p.v., per l’attivazione del confronto sui criteri di attribuzione degli incarichi ai DS neoassunti a decorrere dall’anno scolastico 2020/2021.
Si parte da un totale di 487 disponibilità per le immissioni in ruolo dei dirigenti scolastici previste dal contingente per il prossimo anno scolastico di cui 29 riservati alle assunzioni dalle graduatorie del concorso 2011 e 458 a quelle dalle graduatorie del concorso 2017. La richiesta del contingente da autorizzare sarà però di 529 posti in tutto dovendo comprendere anche 42 trattenimenti in servizio di dirigenti scolastici che erano in età pensionabile. In allegato il prospetto delle immissioni dove sono riportate le distribuzioni dei posti per tutte le regioni e per ciascuna delle procedure autorizzatorie, per un totale di 487 immissioni e 42 trattenimenti in servizio.
Trattenimenti in servizio ammessi dalla norma ma, ai sensi del comma 257 della legge di stabilità 2016, tale possibilità di beneficiarne è subordinata solo per assicurare continuità nell’attuazione di innovativi progetti didattici internazionali svolti in lingua straniera, laddove vi siano accordi sottoscritti con scuole o università di paesi stranieri.
Una pratica, questa dei trattenimenti, criticata dal sindacato Dirigenti Scuola che chiede la verifica della effettiva legittimità ai sensi della citata norma.
E intanto sul prospetto delle disponibilità diffuso diversi aspiranti candidati hanno espresso alcune perplessità in quanto a fronte di 542 pensionamenti ufficiali, quindi validati da INPS, i posti disponibili per le immissioni in ruolo sono sostanzialmente gli stessi indicati nella tabella diffusa il 22 maggio 2020 quando erano conteggiati 479 posti liberi. Sono infatti poco più i posti, esattamente 487, inferiori ai 542 pensionamenti i posti disponibili a cui sono aggiunti i 42 trattenimenti in servizio per un totale da autorizzare di 529 posti.
Ma a questa osservazione si aggiunge un mistero su possibili ulteriori disponibilità non conteggiate nel prospetto dei posti vacanti e già disponibili. Sembrerebbe infatti stando ad alcune indiscrezioni che a tali posti potrebbero però aggiungersi altre disponibilità non conteggiate liberatesi a seguito di numerose rinunce dei neoimmessi dirigenti scolastici sopraggiunte tardivamente. Posti che sarebbero stati dunque liberati da dirigenti neoimmessi appartenenti al contingente dello scorso anno scolastico per cui non sarebbe necessaria specifica autorizzazione al MEF per la copertura di detti posti.
In attesa di conoscere dunque se a tali posti andranno aggiunte le rinunce tardive di dirigenti scolastici dopo la disillusione di poter ottenere una mobilità straordinaria in deroga al vincolo triennale, quantificate da alcuni quotidiani e sigle sindacali ufficiosamente come superiori al centinaio, sarà fondamentale la riunione fissata per lunedi, 27 luglio, per l’esatta quantificazione totale dei posti disponibili per ciascuna regione.
Da definire anche i criteri per lo scorrimento della graduatoria che però dovrebbero restare sostanzialmente gli stessi dell’anno scorso con l’apertura dell’applicativo che su Istanze on Line consentirà di indicare l’ordine di preferenza tra le 18 regioni (questa volta includendo anche la Campania).
Come lo scorso anno, inoltre, i candidati che non presenteranno l’istanza con le modalità e nei termini previsti, verranno assegnati ai ruoli regionali d’ufficio. Si ricorda, infine, che i candidati inclusi con riserva nella graduatoria generale di merito saranno assegnati all’Ufficio Scolastico Regionale secondo la priorità di scelta ma non potranno essere assunti. Pertanto, per questi ultimi sarà possibile solo l’accantonamento del posto nella regione prescelta in attesa della definizione del relativo contenzioso.