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Collaboratori scolastici, sono pochi e senza la scuola non riparte. Occorrono 40.000 assunzioni

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Corso di preparazione al concorso docentiCollaboratori scolastici, i cari vecchi bidelli, sono merce preziosa eppur bistrattata da molti. quanto siano fondamentali alla normale attività si nota in questi giorni frenetici. La riapertura di settembre non può che passare anche dalla loro presenza, ritenuta dalla quasi totalità dei dirigenti scolastici fondamentale. Il perché di questa nuova centralità è semplice: ingressi scaglionati, divieto di assembramenti, pulizie continue: a scuola, quest’anno, serviranno i controllori.

Ne sono talmente convinti i presidi, che tra le richieste inviate al ministero dell’Istruzione, nei giorni scorsi hanno specificato la necessità di un numero maggiore di collaboratori scolastici. Le loro mansioni? dovrebbero essere adibiti non solo a garantire la pulizia in un orario più ampio ma anche a verificare che le norme anti-Covid siano rispettate, in entrata e in uscita, e che nessuno pensi di poter ricominciare la solita routine, più o meno caotica, degli scorsi anni.  Il punto è che, dovendo mantenere un orario scolastico completo, ingresso posticipato implica uscita posticipata, quindi turnazioni, sguarnendo una parte della mattina, oppure un numero maggiore di bidelli. All’ingresso «servirebbe qualcuno in più per controllare, per sorveglianza e vigilanza: gli ingressi scaglionati necessitano di personale in più, questo è un aspetto corretto del problema.

C’è chi, in attesa dell’eventuale personale in più, si è già organizzato ottenendo l’appoggio degli alpini, delle Pro Loco e di alcune associazioni locali. ma la parola chiave della riapertura delle scuole è bidelli.
Ne occorrono tanti, molti di più di quanto si prevede con il piano di assunzioni straordinarie a tempo determinato previsto dal ministero. Tra posti vacanti a seguito della mobilità, quelli resi liberi da pensionamenti e quota 100 e quelli necessari per il maggior carico di lavoro si supera tranquillamente quota 40.000. Marcello Pacifico, Anief, spiega: “L’organico Ata è ridotto al minimo , servono rinforzi, abbiamo molte scuole con un solo collaboratore scolastico in servizio, che oltre alla pulizia dei locali è anche addetto alla sorveglianza, alla sicurezza ed alla assistenza dei minori nell’utilizzo degli spazi e dei servizi igienici”.
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