L’ITP è un docente che negli istituti tecnici e professionali è volto all’insegnamento di certe materie pratiche, da non confondere con l’Assistente Tecnico o AT che è un membro del personale ATA che si occupa della gestione del laboratorio e di offrire supporto durante le lezioni pratiche.
Per accedere a tale insegnamento, l’ITP deve essere in possesso del diploma tecnico pratico, almeno fino all’a.s. 2024/25, dopodiché per prendere parte alle procedure concorsuali per i posti da Itp occorrerà possedere l’abilitazione specifica sulla classe di concorso oppure laurea (o diploma dell’AFAM oppure titolo equipollente o equiparato) + 24 CFU.
Infatti al concorso ordinario della scuola secondaria, le cui istanze di partecipazione scadranno il 31 luglio 2020, gli ITP vi accederanno solo con il diploma tecnico pratico ma cosa succederà ai candidati esterni che a causa dell’emergenza Covid 19, non hanno potuto prendere parte agli esami di stato?
Esami di Stato candidati esterni
Si svolgeranno a partire dal 9 settembre, come stabilito dall’OM n. 41 del 27 giugno 2020
Accesso al concorso ordinario secondaria per ITP candidati esterni
L’avviso in Gazzetta Ufficiale del 3 luglio 2020, modifica i requisiti di accesso per i candidati ITP.
Infatti Il decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, dispone che «Nel periodo intercorrente tra la sessione ordinaria degli esami di Stato e la conclusione della sessione straordinaria di cui al primo periodo, i candidati esterni all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione possono altresì partecipare a procedure concorsuali pubbliche, selezioni e procedure di abilitazione, comunque denominate, per le quali sia richiesto il diploma di scuola secondaria di secondo grado, con riserva del superamento del predetto esame di Stato, fermo restando il disposto dell’art. 3, comma 6, del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95.
Quindi i diplomandi Itp, proprio in base a questa integrazione potranno procedere all’istanza on line per partecipare al concorso ordinario ed essere inclusi con riserva.
Accesso dei diplomati ITP alle graduatorie provinciali e di istituto
L’ Ordinanza Ministeriale n. 60 ha dato indicazioni su come si avvieranno le procedure di aggiornamento delle graduatorie provinciali e di istituto, infatti il ministero lo scorso 13 Luglio in riferimento agli Itp, ha pubblicato gli allegati A/5 e A/6, contenenti le tabelle di valutazione dei titoli di accesso che devono possedere per accedere alle graduatorie provinciali per le supplenze e le graduatorie di istituto per il biennio 2020/21 e 2021/22.
Mentre al concorso ordinario vi si accederà solo con il diploma, diversamente, per potersi inserire nelle GPS e in quelle di istituto, gli Itp oltre al diploma che permette l’accesso alle classi di concorso della tabella B (profili di ITP) dovranno essere in possesso dei 24 CFU in discipline psicopedagogiche e metodologie didattiche come stabilito dal DM 616/2017.
Coloro che sono già inseriti nelle Graduatorie del 2017/20 accedono solo con il diploma però nel caso volessero inserirsi in un’altra classe di concorso, per quest’ultima devono possedere i 24 CFU.
Chi è in possesso di abilitazione per altra classe di concorso (vale anche infanzia e primaria) accede senza i 24 CFU, anche se non inserito nel 2017.
Ricordiamo che l’abilitazione vale da 4 a 12 punti. Il diploma vale invece 12 punti, più 0,50 punti per ogni voto pari o superiore a 77/110 a cui si aggiungono altri 4 punti se il titolo è stato conseguito con la lode.
ITP candidati esterni agli Esami di Stato possono iscriversi con riserva alle graduatorie di istituto?
Ad oggi la risposta è negativa, per due motivi:
- il Decreto scuola permette l’accesso con riserva a “procedure concorsuali pubbliche, selezioni e procedure di abilitazione, comunque denominate” per cui difficilmente l’iscrizione in graduatoria può rientrare.
- l’iscrizione comporta, oltre al possesso del titolo, anche l’acquisizione dei 24 CFU. Acquisizione che deve necessariamente essere successivo al conseguimento del diploma.
Ad oggi il Ministero non ha fornito alcuna risposta in merito.