Addio vecchi elenchi di istituto gestiti dai presidi, benvenuta digitalizzazione. Sono infatti in arrivo le nuove graduatorie provinciali per le supplenze che cambieranno la vita di circa 700mila aspiranti docenti. “Una vera e propria rivoluzione, una modernizzazione del sistema che era doverosa e attesa”, le definisce la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, annunciando l’arrivo dell’ordinanza sulle supplenze firmata lo scorso 13 luglio. Secondo quanto riportano alcune indiscrezioni raccolte sul web, le domande per partecipare alle graduatorie provinciali per le supplenze partiranno probabilmente dal 24 luglio. Il termine minino è di 15 giorni a disposizione per presentare la domanda, anche se è molto probabile che ci saranno 30 giorni di tempo. Restiamo in attesa di conferme ufficiali.
Azzolina: “Rendiamo più efficiente la chiamata dei supplenti”
Mai come ora, infatti, bisogna garantire tutti gli insegnanti in cattedra a settembre. E allora “Rendiamo più efficiente la chiamata dei supplenti, garantendo una copertura più rapida delle cattedre che restano vacanti dopo le assunzioni. E digitalizziamo finalmente graduatorie che ancora venivano aggiornate con moduli cartacei”, dichiara Azzolina al Sole24Ore aggiungendo: “Stiamo digitalizzando anche il sistema delle immissioni in ruolo. Sul digitale eravamo molto indietro come Paese. Anche i problemi sorti durante il lockdown con la didattica a distanza lo hanno dimostrato. Ma abbiamo allungato il passo. E in pochi mesi abbiamo messo in campo interventi che non si vedevano da anni. Un risultato che farà bene alla scuola e che consentirà agli insegnanti di avere in tempi certi un contratto, ma che soprattutto guarda al diritto dei nostri ragazzi ad avere quanto prima tutti i docenti in cattedra”.
“Digitalizziamo, finalmente, graduatorie che ancora venivano aggiornate con moduli cartacei – prosegue Azzolina – e stiamo facendo la stessa operazione anche per le immissioni in ruolo perché sul processo di digitalizzazione della PA, come Paese, siamo molto indietro. Ma come Governo abbiamo allungato il passo. Penso anche al Piano Banda Ultralarga che stiamo finalmente facendo partire e per il quale abbiamo raddoppiato gli investimenti, da 200 a 400 milioni. E al Ministero dell’Istruzione, in pochi mesi, abbiamo attivato interventi che non si vedevano da anni. Questa è la strada su cui proseguire. La scuola deve poter contare su un alleggerimento del carico burocratico e su processi efficienti, che non richiedano mille passaggi e la presentazione reiterata della stessa documentazione”.
Graduatorie provinciali: come funzionano
Come funzioneranno le graduatorie provinciali? Il punto di partenza restano comunque le immissioni in ruolo (Azzolina ne ha chieste al Mef circa 80mila), poi si passa alla nomina dei supplenti annuali (fino al 31 agosto) o fino al termine delle lezioni (fino al 30 giugno). A questo punto entrano in gioco le graduatorie provinciali suddivise in due fasce: la prima comprenderà tutti i docenti abilitati all’insegnamento per le classi di concorso scelte e, per la parte del sostegno, provvisti di specializzazione. Per la scuola dell’infanzia e primaria la seconda fascia accoglierà gli studenti iscritti al terzo, quarto o quinto anno di Scienze della Formazione primaria, già, dunque, in possesso delle competenze derivanti dallo svolgimento del tirocinio, mentre per la scuola secondaria potranno iscriversi gli aspiranti in possesso dei titoli relativi alle classi di concorso scelte, con l’abilitazione su una classe di concorso o un grado di istruzione diverso o un precedente inserimento nella terza fascia delle graduatorie di istituto per la classe di concorso scelta.
Per il sostegno saranno previste graduatorie distinte. La prima fascia sarà costituita dai docenti che abbiano la specializzazione per il grado di istruzione scelto, la seconda fascia comprenderà tutti coloro che abbiano maturato, entro l’anno scolastico 2019/2020, tre anni di insegnamento sul sostegno e che siano in possesso dell’abilitazione o del titolo relativo al grado di istruzione o alla classe di concorso scelti.
L’intera procedura è affidata agli uffici scolastici territoriali che potranno avvalersi dell’aiuto di scuole Polo per la valutazione dei titoli. Il lavoro delle segreterie delle scuole sarà, dunque, semplificato e questo consentirà un avvio più agevole dell’anno scolastico.
Gli Uffici territoriali attingeranno dalle Graduatorie Provinciali Supplenze (GPS) solo dopo aver esaurito tutte le disponibilità presenti nelle Graduatorie ad Esaurimento (GAE) per la relativa classe di concorso. Ogni docente potrà iscriversi alle GPS per una sola provincia, ma per più classi di concorso.
Graduatorie provinciali: i titoli
i titoli vengono valutati in maniera uniforme e ogni docente si ritrova già in banca dati una serie di informazioni utili anche per altri fini, per esempio per la partecipazione ai concorsi. Insieme alla richiesta di inserimento nelle graduatorie provinciali, i docenti possono chiedere di essere iscritti anche alle graduatorie di istituto di massimo 20 istituti.
Fonte:http://www.tuttoscuola.com/graduatorie-provinciali-supplenze-come-funzionano/