Il concorso straordinario per il sostegno non si farà: è stato bocciato in Commissione Bilancio alla Camera l’emendamento presentato dai parlamentari del Movimento Cinque Stelle per parere negativo della Funzione Pubblica per “motivazioni tecniche”.
L’onorevole Vittoria Casa del Movimento Cinque Stelle, prima firmataria della proposta, ha affermato che le motivazioni della respinta non sono di natura politica, ma sono dovute alla mancanza di coperture finanziarie.
Un’altra scottante delusione per tutti i precari, che nonostante gli appelli delle associazioni, vedono una nuova occasione di stabilizzazione andare in fumo. L’emendamento infatti prevedeva una procedura riservata agli specializzati sul sostegno di tutti gli ordini e gradi, che sarebbero stati inseriti in una graduatoria sulla base di una valutazione per titoli e di una prova orale. il testo era stato già inserito in commissione Cultura in occasione del decreto scuola ed anche in quell’occasione era stato respinto per mancanza di coperture finanziarie.
La proposta emendativa che doveva essere inserita nel Decreto Rilancio con oggetto “procedure per titoli ed esame orale, su base regionale, finalizzate all’accesso in ruolo su posto di sostegno dei soggetti in possesso del relativo titolo di specializzazione conseguito in Italia” aveva il seguente testo: “Il Ministero dell’istruzione è autorizzato a bandire, in deroga alle ordinarie procedure autorizzatorie di cui all’articolo 39 e 39-bis della legge 27 dicembre 1997, n. 449, che rimangono ferme per le successive immissioni in ruolo, procedure per titoli ed esame orale, su base regionale, finalizzate all’accesso in ruolo su posto di sostegno dei soggetti in possesso del relativo titolo di specializzazione conseguito in Italia ai sensi della normativa vigente. La validità dei titoli conseguiti all’estero è subordinate alla piena validità del titolo nei paesi ove è stato conseguito e al riconoscimento in Italia ai sensi della normativa vigente. I candidati sono graduati sulla base della valutazione dei titoli e di una prova orale selettiva, superata dai candidati che conseguono il punteggio minimo di sette decimi o equivalente, avente per oggetto i programmi vigenti dei corrispondenti concorsi ordinari per titoli ed esami. La prova orale consiste in una parte teorica sul predetto programma in una parte pratica relativa alla trattazione di un caso concreto. Alle predette procedure possono presentare domanda di partecipazione i soggetti che non risultano già collocati, per i posti di sostegno, in graduatorie preordinate alle immissioni in ruolo. Ciascun soggetto può presentare domanda di partecipazione in una sola regione e per tutte le procedure per cui possiede il relativo titolo di specializzazione […]”
L’onorevole Casa ha aggiunto che nonostante questa bocciatura, resta comunque ferma a suo parere la volontà di trovare delle soluzioni per garantire a tutti gli studenti con disabilità gli insegnanti specializzati e di ruolo. Anche perché a Settembre la situazione si prospetta davvero critica: saranno infatti circa 22 mila le cattedre vacanti per il sostegno e in numeri salgono a 50 mila se si considerano anche i posti in deroga.
Il quarto e quinto ciclo di Tfa sostegno immetterebbe in aula circa 35 mila docenti specializzati sul sostegno, quota inferiore rispetto alle necessità.
A fare le spese di questa situazione oltre i docenti precari, che continueranno ad rimanere “parcheggiati” nelle graduatorie, saranno ancora una volta gli alunni con disabilità che, dopo la difficile situazione in cui si sono trovati con il covid-19, dovranno rinunciare alla continuità didattica.
Di Redazione OD