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Graduatorie Provinciali: solamente 15 giorni disponibili per la domanda?

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Sono previsti tempi strettissimi per la riapertura delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze e d’Istituto (GPS); nella bozza definitiva dell’Ordinanza Ministeriale si legge che sono solamente 15 i giorni disponibili per la presentazione delle istanze.
La modalità sarà telematica con calcolo del punteggio informatizzato.
La Gilda insegnanti, attraverso la sua rappresentante nazionale, non manca di esprimere la propria preoccupazione, poiché potrebbe esserci rischio di intasamenti della piattaforma Istanze OnLine del Miur. Si prevede infatti almeno mezzo milione di utenti o forse anche di più che si collegheranno al sito nei primissimi giorni di apertura.

Abilitazione Insegnamento 30-36-60 CFU
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Le graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) saranno utilizzate per supplenze annuali (31 agosto) e sino al termine delle attività didattiche (30 giugno). Le graduatorie d’istituto saranno usate invece per le supplenze brevi (maternità, malattia, etc.)

Quali saranno le novità delle nuove GPS?
Rispetto al passato per la scuola dell’infanzia e della primaria entreranno a fare domanda anche gli studenti frequentanti gli ultimi tre anni del corso di laurea Scienze della formazione primaria.
Le GPS sono tutte strutturate in 2 fasce e ogni aspirante può scegliere una sola provincia.
In particolare per primaria e infanzia:
– prima fascia: soggetti in possesso dell’abilitazione (diploma magistrale, Laurea in SFP, etc.)
– seconda fascia: studenti del terzo (almeno 150 cfu), quarto (almeno 200 cfu) e quinto anno (250 cfu) del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria.

Percorsi abilitanti 30 CFU
Attivato il II ciclo dei corsi 30 CFU

Per quanto riguarda la scuola secondaria la novità sta invece nell’introduzione dei 24 cfu, obbligatori per i laureati che faranno inserimento per la prima volta.
24 cfu che dovranno possedere obbligatoriamente anche i diplomati che accedono alle graduatorie ITP della scuola secondaria di II grado. E questa è la novità che più ha dato fastidio ai sindacati.

Riepilogando, quindi, anche per la scuola secondaria avremo queste fasce:
prima fascia: soggetti abilitati
seconda fascia classi concorso Tabella A (docenti) = soggetti in possesso del titolo di accesso prescritto per la classe di concorso + 24 CFU; soggetti in possesso del titolo di accesso che hanno abilitazione su altra classe di concorso o altro grado; soggetti già inseriti nelle graduatorie d’istituto per la medesima classe di concorso
seconda fascia classi di concorso Tabella B (profili di ITP) = soggetti in possesso del Titolo di accesso + 24 CFU; soggetti con titolo di accesso + abilitazione in altra classe o grado; soggetti già inseriti per la medesima classe di concorso.

Due anche le fasce riguardanti le GPS Sostegno:
– prima fascia: docenti specializzati su sostegno nel relativo grado
– seconda fascia: soggetti privi della specializzazione che entro l’a.s. 2019/2020 hanno maturato tre anni di servizio su posto di sostegno nel relativo grado e che abbiano o l’abilitazione o il titolo di accesso alla GPS di seconda fascia su quel grado di istruzione.

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Potranno presentare l’istanza per iscriversi nelle GPS e nelle graduatorie d’istituto della stessa o di altra provincia anche i soggetti inseriti in GAE, sia per la medesima classe o insegnamento per cui sono nella GAE, che per altre classi di concorso.

Oltre che per i 24 cfu e i tempi stretti, contrarietà esprimono i sindacati anche per quanto riguarda la tabella di valutazione dei titoli, che è stata modificata penalizzando i master e corsi di perfezionamento (valutati di meno rispetto al passato) e i titoli artistici per la classi di concorso A-55, A-56, A-57, A-58, A-59 che sono stati, di fatto, cancellati.
Di contro saranno valutati maggiormente i titoli CLIL.

Alla luce di tutto ciò, sono molte le perplessità caratterizzanti questo provvedimento. I 15 giorni di tempo sono insufficienti anche per regolarizzare le domande in caso di errori da parte dell’Amministrazione o dei docenti. Proprio l’eventualità di incappare in sbagli nella compilazione delle domande è sempre dietro l’angolo e non avere il tempo di correggerli può portare al rischio di ricorsi.

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Di Redazione OD

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