Riapertura a settembre, per i Ds è Mission Impossible: “Mancano Aule, prof, Ata. Didattica a rischio”.
Rientrare a scuola, anche solo in forma ridotta e per pochi giorni, rende più immediato immaginare cosa potrebbe accadere a settembre con la riapertura. Il lunghissimo lockdown della conoscenza aveva reso gli istituti qualcosa di estraneo agli stessi dirigenti scolastici, che pure li avevano continuati a frequentare. Ma vederli di nuovo animati da studenti e personale scolastico è stato uno choc. Sono apparse in tutta evidenza le difficoltà che occorrerà superare entro tre mesi. Le difficoltà nella gestione del distanziamento, l’impossibilità in pochi mesi di realizzare quelle infrastrutture necessarie per raddoppiare il numero di classi, il numero esiguo di prof: appaiono fisicamente evidenti le cose da realizzare
Certo ci saranno le linee guida per il prossimo anno a cui stanno lavorando i tecnici del ministero. Linee guida che arriveranno entro giugno. ma in due mesi sarà possibile realizzarle tutte? sarà possibile ampliare gli spazi di per sé esigui di decine di migliaia di plessi scolastici italiani? I dirigenti appaiono delusi. Lo raccontano loro stessi a Repubblica.
“Abbiamo provato a simulare l’orario settimanale con gli insegnanti attuali e gli spazi a disposizione. Ci entrano metà ore, sia alle elementari che alle medie. Un disastro“, dice il preside del Ennio Quirino Visconti di Roma, che spiega: “Chi, fino a marzo scorso, aveva 10 ore di Italiano ne avrà 5. Chi seguiva sei ore di Matematica, si accontenterà di tre. Chi conosceva, e qui mi riferisco alle elementari, il tempo pieno fino alle 16,30 dovrà tornare a casa a mezzogiorno. Rischiamo che una generazione, soprattutto i più piccoli, apprenda saperi fondamentali in maniera sommaria. Tabelline, diagonali, mettere in bella copia quello che hai dentro, capire un testo. O inizi alle elementari o non impari più“.
C’è anche un altro problema che riguarda i bimbi più piccoli, ovvero quello del distanziamento. “Stando così le cose il numero invariato di docenti e bidelli per ogni scuola, a settembre la sezione 3-6 anni non riapre“ spiega la preside dell’Istituto comprensivo Bernardino Telesio di San Sperato, Reggio Calabria, “Molte madri ce l’hanno detto, se il distanziamento sociale non è sicuro terranno i figli dai nonni“, dice la dirigente, che approfondisce: “I bimbi più piccoli non possono tenere la mascherina, né le distanze. Abbiamo sezioni da 27-28 alunni e, secondo le nostre simulazioni, dobbiamo prevedere un rapporto insegnanti/discenti di 1 a 7, 1 a 10. Serve il doppio di maestri e bidelli”. Per le elementari la preside immagina un orario a metà: 8,30-12,30, rinunciando al tempo pieno e alla mensa.
Fonte: https://www.oggiscuola.com/web/2020/06/17/riapertura-a-settembre-per-i-ds-e-mission-impossible-mancano-aule-prof-ata-didattica-a-rischio/