In attesa del 29 Giugno, giorno in cui saranno pubblicati gli esiti della mobilità per il prossimo anno scolastico, sono state disposte immissioni in ruolo per i 4.500 posti lasciati liberi da chi aveva fatto domanda di pensionamento nel 2019, ovvero i posti per i quali l’INPS aveva certificato il diritto alla pensione dopo la chiusura dell’area del SIDI.
In precedenza sia le operazioni di immissioni in ruolo sia quelle di mobilità avevano il termine di scadenza fissato al 31 Agosto. Quest’anno invece tale termine slitta al 20 Settembre ed è dovuto alla doppia modalità di immissione in ruolo voluta dalla ministra Lucia Azzolina, che prevede una duplice procedura di immissione in ruolo.
La prima è effettuata secondo la consueta procedura del 50% dei posti per scorrimento delle graduatorie dei concorsi 2016 e 2018 e il restante 50% per scorrimento delle GaE.
La seconda, novità di quest’anno, è la cosiddetta “call veloce”, prevista dal decreto-legge 126/2019, che ha lo scopo di velocizzare l’accesso al ruolo e una maggiore copertura delle cattedre vacanti, soprattutto in quelle regioni dove da tempo ci sono maggiori possibilità di essere immessi in ruolo.
In particolare, per quanto riguarda le graduatorie concorsuali di merito sarà rispettato il seguente ordine:
- Graduatorie di merito per titoli ed esami nell’ordine temporale dei bandi (per il 2020/2021 si tratta delle GM 2016 vincitori + idonei)
- Graduatorie di merito di concorsi riservati selettivi nell’ordine dei bandi (per il 2020/2021 nessuno; dal 2021/2022 le GM del concorso straordinario della secondaria che si svolgerà nel corso del 2020/2021)
- Graduatorie di merito di concorsi non selettivi nell’ordine temporale dei bandi: GMRE di cui al DDG 85/ 2018, cosiddetti ex FIT per la secondaria, e GMRE del concorso straordinario 2018 per infanzia e primaria.
L’accettazione o la rinuncia della proposta comporta la decadenza della procedura della “call veloce”, la cui domanda però può essere ripresentata dall’aspirante docente l’anno successivo, poiché gli elenchi cessano di avere efficacia al termine della procedura annuale. Ricordiamo che con il sistema “call veloce” il docente dovrà permanere nella provincia di titolarità per cinque anni senza poter fare domanda di trasferimento o assegnazione provvisoria.
Gli aspiranti presenti nelle graduatorie di merito regionali dei concorsi del 2016 e del 2018 nonché nelle GM del personale educativo possono presentare domanda per essere assunti in una o più province di altra regione, mentre gli aspiranti presenti in GAE possono presentare istanza per essere assunti in una o più province della stessa regione oppure, in alternativa, in una o più province di una diversa regione.
Alla fine delle assunzioni in ruolo, nel caso rimangano dei posti vacanti, l’Ufficio Scolastico Regionale pubblica le disponibilità dei posti e rende disponibili le funzioni su un’apposita piattaforma ministeriale per la presentazione delle domande che dovranno essere inviate entro 5 giorni dalla apertura delle funzioni. Sarà possibile scegliere una sola regione.
Se un aspirante è inserito in più di una graduatoria potrà richiedere di essere assunto per tutte le graduatorie nella regione richiesta e in tutte le province di interesse alle quali dovrà essere data priorità di scelta. Si dovrà indicare anche l’ordine di priorità tra i diversi tipi di posto per ciascuna delle province prescelte nel caso in cui si partecipi per più graduatorie relative a diversi tipi di posto o diverse classi di concorso.
Ad ogni aspirante (che partecipa con il punteggio, le preferenze e le precedenze già acquisite a sistema derivanti dalla graduatoria di provenienza) sarà fatta una proposta di assunzione nel rispetto della posizione in graduatoria. Si terrà conto della priorità indicata tra le diverse province nonché dell’ordine di priorità tra i diversi tipi di posto indicati per quella provincia. Le assunzioni avverranno, per la quota del 50% spettante con precedenza dalle GM e successivamente da GAE.
Di Redazione OD