Dopo la “call veloce” arriva un’altra novità per quanto riguarda le immissioni in ruolo 2020/21: la “fascia aggiuntiva”. In essa possono iscriversi i docenti inseriti nelle graduatorie dei vincitori e negli elenchi aggiuntivi degli idonei dei concorsi 2016 (sia a pieno titolo che con riserva) e consiste nell’inserimento in una fascia aggiuntiva ai rispettivi concorsi 2018 anche in altra regione per aumentare le possibilità di immissione in ruolo.
Sarà attiva sia per i posti comuni che i posti di sostegno e interessa sia le scuole di infanzia, primaria e secondaria.
Si può scegliere solo una regione.
La disposizione è prevista dal decreto legge n. 126/2019 convertito con modificazioni nella legge 20 dicembre 2019 n. 159, all’art. 1 comma 18-bis e leggermente modificata dal decreto legge n. 22 dell’o8 aprile 2020 convertito con modificazioni nella legge n. 41 del 6 giugno 2020.
Le immissioni in ruolo si svolgeranno come sempre per il 50% dalle GaE e per il 50% dai concorsi. Delle graduatorie dei concorsi potrà far parte anche la fascia aggiuntiva, poiché la legge dice che l’obiettivo è quello di “contemperare le istanze dei candidati inseriti nelle graduatorie di merito e negli elenchi aggiuntivi dei concorsi per titoli ed esami banditi con i decreti direttoriali del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca nn. 105, 106 e 107 del 23 febbraio 2016, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 16 del 26 febbraio 2016, con la necessità di mantenere la regolarità dei concorsi ordinari per titoli ed esami previsti dalla normativa vigente”.
La fascia aggiuntiva rappresenta pertanto un’ulteriore modalità per agevolare lo scorrimento delle graduatorie del concorso 2016, la cui validità è diventata quinquennale.
Ricapitolando gli insegnanti delle graduatorie del concorso 2016 potranno:
– partecipare alle immissioni in ruolo nella propria regione;
– partecipare a domanda alla call veloce;
– partecipare a domanda alle immissioni in altra regione, in graduatoria aggiuntiva (quindi dopo lo scorrimento di graduatoria 2016 e graduatoria 2018 di quella regione).
Questo specifico decreto sarà oggi discusso al tavolo dei sindacati attraverso una videoconferenza al Ministero. Il testo dovrà poi essere trasmesso al CSPI, che avrà sette giorni di tempo per esprimere il proprio parere in base alla legge n. 41 del 6 giugno 2020.
Potranno in seguito a questa riunioni esserci dunque delle modifiche rispetto a quanto scritto nel nostro articolo.
Di Redazione OD