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Lezioni in presenza con tempi ridotti: ecco le linee guida

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Lezioni in presenza con tempi ridotti, ore aggiuntive per i docenti, più unità orarie e più classi coperte: sono queste le linee guida che il Professor Patrizio Bianchi, coordinatore del Comitato di esperti istituito dalla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e il gruppo di 18 esperti da lui presieduto hanno proposto per la ripresa dell’anno scolastico.
Bianchi, attualmente docente ordinario di Economia Applicata e Rettore dell’Università degli Studi di Ferrara, ha ragionato sui possibili mezzi per permettere lo svolgimento dell’attività scolastica in maniera sicura e ben organizzata.
Tra le misure suggerite:

  • Riorganizzare la classe in base agli spazi disponibili: bisognerà ridurre il numero degli alunni tenendo conto dei distanziamenti previsti.
    Se le aule non dovessero essere sufficienti si dovranno valutare aree esterne come parchi, strutture sportive o spazi culturali. Per fare ciò bisognerà stringere alleanze con le comunità culturali e quelle educative con il supporto dei sindaci di ogni città.
  • Rimodulare l’orario annuale obbligatorio per i docenti: l’idea è quella di ridurre le ore di lezione da 20 a 40 minuti, se il Collegio dei docenti lo ritiene opportuno. E qui potrebbe esserci la risposta al problema dei docenti che mancano o quello dei costi da sostenere per pagare le ore aggiuntive.
    In questo modo infatti se ogni ora il docente dovrà “rendere” alla scuola 20 minuti a lezione, ogni settimana l’insegnante della secondaria potrebbe arrivare a svolgere 24 ore, anziché 18, mentre i maestri della primaria potrebbero svolgerne quasi 30.
  • Ridefinire dell’unità oraria degli alunni tenendo conto della DAD: bisognerà prevedere la rimodulazione del tempo delle lezioni in modo da offrire “le attività in presenza per il maggior numero di allievi ed un ricorso selezionato e consapevole a modalità blended e a nuove tecnologie digitali di comunicazione”. Anche se limitata, quindi, la didattica a distanza dovrebbe continuare.
  • Attivazione di gruppi di auto-aiuto tra studenti con individuazione di tutor fra pari: in questo modo vengono riprogettati dei percorsi per le competenze trasversali con rivisitazione dei nuclei essenziali delle discipline.

Traendo delle considerazioni finali, è chiaro che questo compromesso se da un lato riporta gli alunni a poter avere nuovamente un contatto diretto con l’insegnante, di contro penalizza l’offerta formativa (poco tempo a disposizione del docente per impartire le lezioni di tutto il programma) e riduce il tempo della scuola (gli alunni uscirebbero alle 12 anziché alle 14).
Si deve comunque partire dal presupposto che dovranno comunque essere trovati locali aggiuntivi.

Bianchi ha comunque sottolineato che le linee guida pensate sono soltanto dei “suggerimenti”, ma che la responsabilità di decidere spetta al Ministro. La risposta di Lucia Azzolina arriva su Facebook: “Ho appena incontrato il professor Patrizio Bianchi e ho voluto ringraziare lui e tutto il Comitato di esperti per il lavoro che stanno portando avanti. Riapriremo le scuole a settembre e getteremo le basi per una scuola nuova”.

Di Redazione OD

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