Oltre alla trasformazione in provinciali, l’altra novità importante sul rinnovo delle graduatorie d’istituto di seconda e terza fascia riguarda la procedura di gestione delle domande. Essa infatti sarà di competenza degli uffici scolastici Provinciali (A.T.) e non più delle singole istituzioni scolastiche, che potranno d’ora in poi essere solo di supporto.
Un nuovo procedimento che alleggerisce il lavoro delle singole segreterie scolastiche, quest’anno già piene di lavoro supplementare per via delle modifiche legate all’emergenza coronavirus.
Come avveniva il procedimento prima di questo rinnovo?
L’iscrizione alle graduatorie di II e III fascia d’istituto prevedeva la compilazione telematica dell’istanza che veniva inviata a una prescelta istituzione scolastica. Quest’ultima verificava la validazione, la conservazione, e calcolava il punteggio. La successiva compilazione del modello D3 permetteva al candidato di poter scegliere le 20 sedi a cui inviare la propria candidatura, ma solo dopo la validazione da parte della prima scuola.
Cosa cambia?
Adesso con questa novità oltre all’alleggerimento del lavoro delle segreterie si prospetta un altro aspetto positivo: una maggiore uniformità nella valutazione delle istanze; il calcolo dei punteggi e la validazione dei titoli di accesso alle singole classi di concorso è spesso di difficile interpretazione e a volte ha generato contenziosi.
Inoltre la procedura telematica permetterà di archiviare i dati degli aspiranti docenti nell’anagrafe telematica nazionale dei docenti, voluminoso e costoso database nazionale, già previsto nel 2011 dall’allora ministro del MIUR Maria Stella Gelmini, che aveva avuto non pochi detrattori.
Non vi sono cambiamenti riguardo la provincia di destinazione: l’aspirante docente dovrà sceglierne sempre una.
Di Redazione OD