La ministra Azzolina ha firmato l’ordinanza per gli esami di stato 2020.
Finalmente qualche prima vera indicazione su come saranno svolti gli esami quest’anno, a causa delle misure restrittive a cui è sottoposta l’intera popolazione per l’emergenza Coronavirus in atto.
Come già accennato in alcuni interventi precedenti della ministra, la Commissione sarà composta da 6 commissari interni e un presidente esterno, nominato dall’Ufficio Scolastico Regionale.
Ogni commissione sarà abbinata a 2 classi.
Il presidente deve essere esterno all’istituzione scolastica e in commissione dovranno essere presenti sei commissari interni per ciascuna delle due classi, ferma restando la possibilità che uno o più commissari siano individuati per entrambe le classi.
La partecipazione ai lavori delle commissioni dell’esame di Stato rientra tra gli obblighi inerenti allo svolgimento delle funzioni proprie del personale della scuola.
Il consiglio di classe sceglierà i componenti tra i docenti interni tenendo presente l’equilibrio tra le discipline. In ogni caso, è assicurata la presenza del commissario di italiano nonché del/dei commissario/i della seconda prova scritta, già individuata per ciascun indirizzo di studio dal d.m. n. 28 del 2020.
I commissari possono condurre l’esame in tutte le discipline per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente (abilitazione o, in mancanza, laurea);
Il docente che insegna in più classi terminali può essere designato per un numero di classi/commissioni non superiore a due.
“In questo modo – spiega la Ministra – gli studenti saranno valutati da docenti che conoscono il loro percorso e quanto realmente fatto durante questo particolare anno scolastico. Vogliamo un Esame di Stato vero, serio, ma che tenga conto anche delle difficoltà affrontate a causa dell’emergenza ancora in atto”, spiega Azzolina.
Resta da capire ancora come saranno svolti gli esami, in modalità telematica o in presenza. Molti infatti, sia tra gli studenti che tra i docenti, sarebbero favorevoli ad una modalità di esame in presenza, rispettando ovviamente i protocolli di sicurezza e distanziamento sociale. Anche la Ministra ha evidenziato la richiesta che gli sta giungendo spesso in questi giorni: «Ricevo lettere di studenti che mi chiedono un esame in presenza: sarebbe auspicabile, vedremo se si potrà. Escludo l’ipotesi mista: studenti a scuola e professori a casa».
Le modalità dunque sono ancora in via di definizione.
Fonte: www.professionistiscuola.it