La ministra Azzolina con un post su Facebook apre uno spiraglio sull’ aggiornamento delle graduatorie d’istituto con procedura informatizzata purché ci sia un impegno in parlamento per renderle provinciali. Sappiamo che al momento della pubblicazione del nuovo decreto scuola dello scorso 8 aprile, la ministra aveva rilevato l’impossibilità di aggiornare le graduatorie d’istituto di II e III fascia in quanto erano attese oltre un milione di domande la cui presentazione avviene ancora in modalità cartacea. Una circostanza che, in piena emergenza Covid-19, ha costretto la ministra a decidere il rinvio dell’aggiornamento evitando in questo modo che centinaia di migliaia di persone si recassero nelle scuole per la consegna della domanda.
Inevitabile la rabbia dei tanti precari che auspicavano di poter aggiornare la loro posizione nelle graduatorie di istituto di seconda e terza fascia, delusi per la mancata digitalizzazione delle domande di aggiornamento, non comprendendo forse che gli sforzi del ministero in questo momento siano concentrati sull’assicurare la fruizione della didattica a distanza tralasciando però una tematica così fondamentale per i precari della scuola.
In proposito la ministra Azzolina, aprendo alla possibile apertura delle graduatorie di istituto, rendendole provinciali così scrive:
“Ripeto quanto già detto: alle condizioni attuali non è possibile l’aggiornamento delle graduatorie. L’unica strada, per evitare di riversare centinaia di migliaia di lavoratori nelle scuole per presentare ed elaborare le domande, in piena emergenza Coronavirus, sarebbe quella di accelerare sulla provincializzazione delle graduatorie, digitalizzando il sistema. Per farlo serve un regolamento che ci consenta, appunto, di organizzare su base provinciale le graduatorie e di gestirle attraverso i nostri uffici territoriali, sgravando le scuole. Lo avevamo inserito nel decreto scuola dello scorso dicembre, lì c’è la norma. Ma per attuare il regolamento, come ho spiegato in altre occasioni, serve una procedura molto lunga che richiede, per legge, una serie di pareri a vari organi di controllo. Col rischio quindi di non poter garantire un regolare avvio del prossimo anno. Anche perché parliamo potenzialmente di un milione di domande”.
La ministra quindi apre al possibile aggiornamento delle graduatorie ma è indispensabile l’intervento del Parlamento con l’approvazione di un decreto ministeriale per velocizzare la provincializzazione delle graduatorie, a tal proposito la ministra afferma: “Sono però consapevole del fatto che rappresenterebbe una deroga forte. È un’ipotesi su cui può confrontarsi solo il Parlamento, in fase di conversione del decreto scuola. Il Governo assicurerà in tal caso investimenti e risorse per la digitalizzazione. Vista la portata dell’emergenza in corso credo che questa idea possa essere presa in considerazione. Ma sarebbe necessaria, direi anzi imprescindibile, un’ampia condivisione parlamentare”.
Ci auguriamo che il Parlamento si renda disponibile ad accogliere la proposta della ministra e ascolti la voce dei tanti precari di cui sono già state disattese numerose speranze.