Mobilità, come effettuare la richiesta. Possibili fino a 15 preferenze
Via alle procedure per la mobilità. Pubblicata sul sito internet del ministero dell’Istruzione l’Ordinanza n. 182 relativa alla mobilità del personale docente, educativo ed Ausiliario,Tecnico e Amministrativo (ATA) per l’anno scolastico 2020/2021. Disponibile anche l’ordinanza (la n. 183) per i docenti di religione cattolica.
I docenti potranno presentare le domande a partire dal 28 marzo e fino al 21 aprile. Gli uffici periferici del ministero avranno tempo fino al il 5 giugno per concludere gli atti di propria competenza. Gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 26 giugno.
Come deve operare il docente che voglia farle. Per prima cosa occorre entrare la piattaforma IstanzeOnline dl Miur. Qui si dovrà compilare il modulo per chiedere il movimento nel grado di istruzione di interesse. Bisogna tener presente che Per ogni tipologia di movimento e per ogni classe di concorso richiesta deve essere presentata una domanda distinta. Infatti ogni domanda è autonoma. Per ogni richiesta sarà possibile, indicare le preferenze territoriali inserendo le sedi desiderate nell’ordine di gradimento prescelto.
Sarà possibile, quindi, per qualsiasi movimento richiesto, sia in ambito provinciale che interprovinciale,, chiedere scuole, distretti, comuni e province (queste solo per mobilità interprovinciale), per un totale complessivo di 15 preferenze.
15 preferenze, analitiche o sintetiche
Le preferenze esprimibili possono essere, quindi, analitiche o sintetiche
Con la preferenza analitica si chiede una scuola specifica, con l’indicazione del codice meccanografico e della dizione in chiaro
Con la preferenza sintetica si possono chiedere distretti, comuni o, nella mobilità interprovinciale, una o più province, e in questa richiesta sono comprese tutte le scuole presenti, indistintamente, senza ordine di priorità
Le preferenze devono essere espresse indicando l’esatta denominazione riportata negli elenchi ufficiali, disponibili nel sito internet ministeriale o presso l’USP.
La denominazione ufficiale delle predette preferenze, costituita da un codice e da una dizione in chiaro, deve essere comprensiva anche del codice meccanografico. Nel caso in cui vi sia discordanza tra la dizione in chiaro ed il codice prevale il codice. Nel caso, invece, sia stato omesso il codice o indicato un codice non significativo, la preferenza medesima viene considerata come non espressa, salvo che non vengano prodotti reclami. Le scuole sono esprimibili unicamente tramite il codice sede di organico.
Non sono considerate valide, ai fini del trasferimento, le preferenze coincidenti o comprensive dell’unità scolastica di titolarità, relativamente alla tipologia di posto nel quale il docente è titolare.
La domanda viene valutata considerando le preferenze nell’ordine in cui il docente le ha inserite.
Secondo l’ordine della preferenze espresse, il docente soddisfatto in una preferenza di scuola acquisisce la titolarità nella scuola.
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