Didattica a distanza: fondi per aiutare gli studenti in difficoltà economica
85 milioni di euro in arrivo nelle scuole per la didattica a distanza. Ma come sono ripartiti questi fondi? In molti in queste ore fanno confusione. La cosa principale da dire è che solo una minima parte dei soldi andranno al potenziamento delle strutture. La stragrande maggioranza dei fondi sono destinati agli studenti meno abbienti.
Strumenti per i meno abbienti
Basta leggere il decreto per chiarirsi. Il fondo di cui all’articolo 1, comma 62, della legge 13 luglio 2015, n. 107, è incrementato di euro 85 milioni per l’anno 2020.
“Le risorse di cui al comma 1 sono destinate: a) per 10 milioni di euro nel 2020, a consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione, nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità; b) per 70 milioni di euro nel 2020, a mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme di cui alla lettera a), nonché per la necessaria connettività di rete; c) per 5 milioni di euro nel 2020, a formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza. A tal fine, può essere utilizzato anche il fondo di cui all’articolo 1, comma 125, della legge 13 luglio 2015, n. 107”.
Assunzione di 1.000 tecnici
Quindi i dirigenti scolastici dovranno provvedere a redigere un elenco degli studenti che non sono nelle condizioni di acquisire gli strumenti digitali. Fatto questo provvedere agli acquisti e alla consegna, tramite comodato d’uso, agli alunni. Solo una piccola parte del finanziamento, quindi, sarà destinata alle piattaforme, contrariamente a quanto si è letto in queste ore. E’ stata confermata, invece, l’assunzione del personale tecnico.
“Limitatamente all’anno scolastico 2019/2020, al fine di assicurare anche nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo grado la funzionalità della strumentazione informatica, nonché per il supporto all’utilizzo delle piattaforme di didattica a distanza, le predette istituzioni scolastiche sono autorizzate a sottoscrivere contratti sino al termine delle attività didattiche con assistenti tecnici, nel limite complessivo di 1.000 unità, anche in deroga ai limiti di cui all’articolo 19, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111”.
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