Per il concorso ordinario infanzia e primaria può essere previsto lo svolgimento di un test di preselezione computer-based, qualora, sulla base delle domande di partecipazione pervenute, il numero dei candidati, a livello regionale e per ciascuna distinta procedura, risulti superiore a 250 unità e a quattro volte il numero dei posti messi a concorso”.
La prova è costituita da 50 quesiti a risposta multipla con quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta, così ripartiti:
- capacità logiche: 20 domande;
- capacità di comprensione del testo: 20 domande;
- conoscenza della normativa scolastica: 10 domande.
Quindi, per la preselettiva è necessario studiare le principali norme scolastiche.
In particolare:
- Costituzione della Repubblica italiana;
- Legge 107/2015;
- autonomia scolastica, con riferimento, in particolare, al dPR 275/1999, Norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche;
- ordinamenti didattici del primo ciclo di istruzione e del segmento da zero a sei anni;
- governance delle istituzioni scolastiche (Testo Unico, Titolo I capo I);
- stato giuridico del docente, contratto di lavoro, disciplina del periodo di formazione e di prova (CCNL vigente; DM 850/2015 relativo all’anno di formazione e di prova per docenti neo-assunti);
- compiti e finalità di Invalsi e Indire;
- il sistema nazionale di valutazione (dPR 80/2013);
- normativa generale per l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali (disabili, con disturbi specifici di apprendimento e con BES non certificati)
- Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (nota MIUR prot. n. 4233 del 19.02.2014);
- Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati (nota MIUR prot. n. 7443 del 18.12.2014);
- Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo (nota MIUR prot. n. 2519 del 15.04.2015);
Sia nella prova scritta che nella prova orale il candidato dovrà dimostrare la conoscenza di contenuti specifici relativi ai campi d’esperienza e alle singole discipline, ma anche (integrando le due cose), la padronanza di temi come la progettazione didattica, le metodologie di insegnamento, i principi della psicologia dello sviluppo, la relazione educativa, gli strumenti e i metodi per una didattica individualizzata e personalizzata in chiave inclusiva, l’uso delle nuove tecnologie, nonché la conoscenza della normativa scolastica di riferimento.
Non basterà quindi dimostrare di essere preparati cultori di una disciplina, ma occorrerà soprattutto evidenziare di saper mettere gli allievi nelle migliori condizioni per fruirne i contenuti e la ricchezza.