Coronavirus: per aiutare i docenti ad affrontare questo periodo di emergenza in cui le lezioni in classe sono sospese ed è stata attivata la didattica a distanza, il sindacato UIL Scuola ha predisposto una scheda tecnica di risposta ad alcuni dei dubbi più frequenti.
Una parte riguarda gli
Obblighi contrattuali dei docenti
“Le scuole non sono state chiuse, ma l’attività didattica ordinaria è stata sospesa. In senso stretto, dal punto di vista degli obblighi contrattuali, il docente non è obbligato ad alcuna attività didattica eccetto quelle programmate.
Ai docenti di ogni ordine e grado, va il nostro plauso ed apprezzamento per le attività che stanno mettendo in campo, pur non avendo alcun obbligo contrattuale, stanno mostrando, ancora una volta, il senso di
responsabilità e la grande professionalità che li ha indotti a fare quanto nelle loro possibilità ad essere vicini ai LORO alunni.
È importante sottolineare che per l’utilizzo della DAD come “strumento metodologico”, di ausilio alla vera didattica, non esiste alcuna normativa nel nostro ordinamento e, ad oggi, non è stata testata, nessuna
piattaforma pubblica.
Gli sforzi effettuati da tante scuole con il Piano Nazionale Scuola Digitale non hanno raggiunto un livello di avanzamento generalizzabile.
Le grandi multinazionali del Web che si presentano generose erogatrici di servizi gratuiti passeranno presto a chiedere conto erodendo risorse che preferiremmo dedicare a misure di riconoscimento del lavoro del personale: mentre scriviamo queste note apprendiamo di un fondo di 85 milioni per finanziare piattaforme per la didattica a distanza.
Pertanto, ad oggi non sussiste un obbligo contrattuale per il telelavoro dei docenti.
Ciò che suggeriscono i DPCM COVID-19 e le successive note ministeriali è di mantenere il contatto con gli allievi e le loro famiglie.
Ciò che ad oggi è stato fatto pur non essendoci l’obbligo, è da attribuire all’impegno di molti docenti che stanno dimostrando un alto senso civico.
Il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica, rende necessario evitare rischiosi spostamenti dei docenti dalla propria abitazione verso la scuola qualora non siano in possesso della strumentazione adeguata a operare in DAD (operazione non consigliata).
Per le stesse motivazioni non ci può essere:
- richiesta di firma del registro elettronico per il numero delle ore corrispondenti a quelle del servizio in presenza. L’impegno profuso può essere rilevato, ove deliberato, tramite le attività inserite nel registro elettronico utili per tenere traccia del lavoro di “prossimità” svolto verso gli
studenti e le loro famiglie. Il messaggio è comunque volto a rappresentare a tutti che LA SCUOLA C’È e vi è vicino. La scuola delle fotocopie e dei files non sostituisce le lezioni e la scuola come la vivono gli insegnanti e le famiglie stesse. - obbligo dei docenti a produrre video se non previsto dalle delibere e dalle metodologie definite collegialmente; scelte che non possono essere mai cogenti visto che la didattica la sceglie il singolo docente nell’ambito della sua autonomia professionale.