Non ci sono più zone rosse. Tutta l’Italia deve stare a casa. Questa la drammatica sintesi della conferenza stampa del Premier Conte nella serata del 9 marzo, una data che i cittadini italiani faticheranno a dimenticare.
Cosa significa nel concreto questa situazione per la scuola ? Significa semplicemente che le disposizioni dell’art. 1 lettera h del DPCM 8 marzo 2020 diventano operative per l’intero Paese. Ecco quindi il testo integrale prelevato direttamente dal DPCM
h) sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le
attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie. Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa. Sono sospese le riunioni degli organi collegiali in presenza. Gli enti gestori provvedono ad assicurare la pulizia degli ambienti e gli adempimenti amministrativi e
In sintesi
ATTIVITA’ DIDATTICA SOSPESA – Niente lezioni in presenza fino al 3 aprile.
ORGANI COLLEGIALI – riunioni sospese fino al 3 aprile.
DOCENTI A SCUOLA – la loro presenza sarà possibile solo se strettamente correlata alle eventuali esigenze connesse all’attività didattica a distanza.
SUPPLENTI BREVI: in caso di assenza del docente, per attivare la didattica a distanza vengono confermate le supplenze brevi e temporanee.