Si è svolta ieri la riunione tra sindacati e funzionari miur per un’informativa sulla prossima procedura di mobilità per il personale della scuola. Una procedura a cui tanti docenti sono interessati e che dalle indiscrezioni trapelate viene data per imminente tanto da indicare come data presunta l’11 marzo. Una data in linea con quella dello scorso anno quando i termini utili per produrre l’istanza furono quelli dall’11 marzo 2019 al 5 aprile 2019, ma che sembra non tenere in alcuna considerazione l’attuale situazione di emergenza da coronavirus.
Ricordiamo che La mobilità del personale docente, educativo ed ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) della scuola è regolata dal Contratto collettivo nazionale integrativo. Il CCNI per il triennio 2019-2022 è stato sottoscritto in via definitiva il 6 marzo 2019 e valido per gli anni 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022. ll MIUR e le OO.SS. si sono riservate, nel caso dovesse presentarsi la necessità, di riaprire il contratto su aspetti specifici (art. 1 c. 4). Durante l’incontro, la delegazione ministeriale ha illustrato a grandi linee il testo dell’ordinanza ministeriale nel quale si prevede il vincolo di permanenza per cinque anni sulla scuola per i docenti neo-immessi in ruolo nel 2019/2020 da graduatoria di merito del concorso DDG 85/18, compresi coloro individuati con DM 631/19. Queste le possibili operazioni che possono essere richieste con la procedura di mobilità:
- Territoriale, trasferimenti sia provinciali che interprovinciali. Il docente chiede il trasferimento in un’altra istituzione scolastica mantenendo la classe di concorso di cui è titolare. I trasferimenti possono essere provinciali e interprovinciali
- Professionale, fa riferimento al passaggio di cattedra (il docente chiede il passaggio ad altra classe di concorso dello stesso ordine e grado di Istruzione in cui è abilitato), e/o al passaggio di ruolo (il docente chiede il passaggio in una classe di concorso di altro ruolo rispetto quello di titolarità)
Il docente in possesso dei requisiti necessari può produrre istanza di mobilità sia per quella territoriale che professionale.
Le operazioni di mobilità, rimangono annuali e sono disposte dalla prevista Ordinanza Ministeriale che fisserà termini e modalità per la procedura di presentazione delle domande online.
Vediamo chi non potrà presentare la domanda di mobilità, immobilizzato dai vincoli triennali o quinquennale:
Docenti con vincolo triennale
- Docenti che hanno ottenuto il trasferimento su preferenza analitica nei movimenti per l’a.s.2019/2020
Docenti con vincolo quinquennale
- Assunti in ruolo a partire dall’a.s.2020/2021
- Assunti dopo l’entrata in vigore della L.145/2018, esclusi i docenti già avviati al FIT nell’anno 2018
- Docenti di I e II grado assunti con DM 631
- Assunzione da DDG 85/2018 (FIT) Per l’a.s.2019/20
I docenti non rientranti in questi vincoli, tengono accese le loro speranze, soprattutto coloro che si sono dovuti spostare al Nord o comunque in comuni lontani dalle loro famiglie, sperando che magari questa sia la volta buona e che la loro domanda di mobilità possa essere accolta.
Percentuali destinate a mobilità e immissioni in ruolo
Per il prossimo anno scolastico 2020/21
il 50% dei posti disponibili è destinato alle immissioni in ruolo e il restante 50% è suddiviso nel seguente modo:
30% alla mobilità territoriale interprovinciale
20% alla mobilità professionale