Nell’incontro tenutosi ieri 5 marzo, con le organizzazioni sindacali, il Miur, ha presentato la bozza del bando per il concorso straordinario, la cui uscita, è ormai imminente, come annunciato dalla ministra Azzolina, nell’intervista al Mattino.
Il Decreto legislativo scuola 2020, ha previsto che al bando per il concorso straordinario, i cui posti disponibili sono 24.000, potranno accedere i docenti precari con almeno tre anni di servizio presso istituzioni scolastiche.
La procedura sarà indetta a livello nazionale e organizzata su base regionale, non verrà bandita per classi di concorso ad esaurimento e classi di concorso i cui insegnamenti non sono più previsti negli ordinamenti vigenti. Novità per la prova scritta e la composizione dei quesiti. Ribadiamo nel dettaglio chi può presentare domanda:
- docenti in possesso del titolo di studio prescritto dalla normativa vigente per accedere ad una classe di concorso (compresi i posti di ITP)
- docenti che hanno svolto almeno 3 anni di insegnamento, anche non consecutivi, nelle scuole secondarie statali, tra gli anni scolastici 2011-2012 e 2018-2019 valutabili come tali ai sensi dell’art. 11 comma 14 della Legge n. 124/1999
- docenti che nell’anno 2019/2020 saranno al terzo anno di annualità di servizio, potranno inserirsi con riserva al percorso straordinario, purché entro il 30 giugno 2020 il servizio sia completato (almeno 180 giorni di servizio anche non continuativi o servizio ininterrotto dal 1° febbraio fino agli scrutini finali)
- docenti con servizio svolto presso le scuole paritarie.
- docenti che hanno svolto almeno 1 anno, dei tre richiesti, nella classe di concorso per la quale si intende partecipare
- docenti che hanno una o due annualità di servizio in un ordine di scuola diverso, come primaria e infanzia, e uno nella secondaria
- docenti le cui tre annualità potranno essere state prestate anche sommando servizi prestati cumulativamente presso scuole statali e paritarie e percorsi di IFP ((Istruzione e Formazione Professionale, purché il servizio sia stato svolto per insegnamenti riconducibili alle classi di concorso previste dalla normativa vigente).
Svolgimento della prova scritta:
Sarà computer-based, costituita da 60 quesiti, a risposta chiusa con quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta, così ripartiti: 40 sulle discipline e 20 metodologico-didattici, da svolgere in 60 minuti. La risposta corretta varrà 1 punto, la risposta non data o errata varrà 0 punti. I candidati che raggiungeranno un punteggio pari almeno a 42/60 supereranno la prova ed entreranno in un elenco che dà diritto a proseguire il percorso per l’abilitazione. I passaggi successivi saranno poi regolamentati da un apposito decreto.
ll programma della prova sarà contenuto nell’Allegato A del bando, come stabilito dal decreto milleproroghe approvato al Senato lo scorso 26 febbraio, la prova scritta relativa al concorso straordinario della scuola secondaria e alla procedura finalizzata all’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria riguarderà il programma di esame previsto per il concorso ordinario per titoli ed esami e non quello del concorso per titoli ed esami del 2016.
Il Miur, nonostante le pressioni da parte delle organizzazioni sindacali, ha confermato l’esclusione dalla procedura abilitante straordinaria, dei docenti con i soli tre anni di servizio sul sostegno, pur mostrandosi aperto a rivedere le norme che regolamentano il VI ciclo del TFA di sostegno per favorire la partecipazione dei docenti con le tre annualità di servizio su questa tipologia di posto. L’incontro per discutere tale tematica, si terrà a fine marzo.
È stato poi confermato che i candidati in possesso dei requisiti richiesti, potranno presentare domanda in un’unica regione e per una sola classe di concorso.
La procedura sarà bandita per tutte le classi di concorso ove ovviamente ci sarà la disponibilità, escludendo le classi di concorso ad esaurimento e quelle i cui insegnamenti non sono più previsti negli ordinamenti vigenti.
I docenti con le tre annualità di servizio maturate nella scuola statale secondaria potranno partecipare alla procedura abilitante in aggiunta al concorso per i 24 mila posti, quindi vi sarà la duplice possibilità di partecipare anche in regioni diverse.
Le organizzazioni sindacali pur non essendo del tutto soddisfatte, hanno comunque riscontrato una certa disponibilità da parte del Miur che ha ribadito che sulle tematiche come il numero dei quesiti o i programmi d’esame, su cui hanno posto in modo particolare l’attenzione i sindacati, dopo il parere del CSPI, si potranno valutare e apportare eventuali modifiche migliorative.
Resta aperta la questione sull’attivazione dei percorsi abilitanti a regime che rappresenterebbe un’alternativa valida a quanti non riusciranno a superare il concorso straordinario e su cui le organizzazioni sindacali auspicano si giunga presto ad un tavolo di confronto.