Coronavirus, Governo prevede lezioni online in caso di sospensione prolungata. Ma è possibile?
Il decreto per il contenimento dell’emergenza Coronavirus ha un ampio spazio dedicato alla scuola. Si tratta di argomenti, per lo più, già analizzati in queste ore. Ma uno non è stato oggetto di particolari valutazioni. Si tratta della possibilità di effettuare lezioni on line. Un’ipotesi, allo stato, ancora remota. Il governo, infatti, spera che l’emergenza possa rientrare in pochi giorni, due o tre settimane al massimo. Ma cosa accadrebbe se così non fosse? Sarebbe possibile per l’emergenza sanitaria attivare, durante l’arco di tempo della sospensione delle attività didattiche, lezioni on line?
I DUBBI DEL SINDACATO SULLE LEZIONI ONLINE
Si tratta di un argomento sul quale ci sono forti dubbi. Basta andare a leggere l’ultimo rapporto realizzato dall’Agcom, sullo stato di sviluppo della scuola digitale, per capirne i motivi. La dotazione di strumenti tecnologici più avanzati per la didattica (device innovativi come tablet, lavagne luminose, connessioni wi-fi), è ben lontana dalla copertura totale.
L’Agcom ha calcolato che solo il 47% dei docenti delle scuole italiane utilizza con frequenza quotidiana strumenti digitali nello svolgimento delle proprie attività didattiche. Inoltre, rimane alta la percentuale di scuole che possono contare su una connessione medio-bassa, peraltro condivisa molto spesso tra più postazioni contemporaneamente.
Insomma appare abbastanza complesso. Tra chi solleva maggiori perplessità c’è l’Anief. Il presidente del sindacato Marcello Pacifico sottolinea come: “Il grado di obsolescenza dei computer presenti nelle scuole risulta elevato. D’altronde spesso un pc è utilizzato da più di un alunno nello stesso momento. Certamente ci sono regioni – come l’Emilia Romagna, la Lombardia e il Friuli Venezia Giulia – dove il grado di incidenza informatica e delle performance che ne derivano sono nettamente superiori alla media nazionale. Ma nel complesso, il ritardo rimane grave”.