E’ rottura tra i sindacati e il ministero dopo un serrato confronto durato due giorni su reclutamento e abilitazioni. Sindacati che si dichiarano “del tutto insoddisfatti” dell’esito del confronto, nel corso del quale il Miur avrebbe dato “totale indisponibilità” rispetto alle loro richieste minacciando la ripresa di iniziative di mobilitazione con la convocazione d’urgenza delle segreterie unitarie per “assumere le decisioni conseguenti”.
Il Miur mostra stupore sulla posizione espressa dalle organizzazioni sindacali al termine del tavolo tecnico, facendo presente che il governo sta per assumere quasi 70mila docenti attraverso i vari bandi di concorso di prossima emanazione cui non si può ritardare la pubblicazione per consentire le immissioni in ruolo fin da settembre 2020. Rottura che i sindacati decidono unilateralmente, nonostante un tentativo di trattativa e l’accoglimento di metà delle questioni portate al tavolo tecnico.
E’ dunque rottura tra OOSS e ministero sul reclutamento e abilitazione dei futuri docenti nonostante siano pronte le bozze dei concorsi da emanare. Tra i punti che hanno inasprito lo scontro ci sono le seguenti questioni, al momento insanabili:
Riguardo ai concorsi straordinari:
- nessuna pubblicazione preventiva di una banca dati nelle preselezioni del concorso straordinario. Pubblicazione prevista per il concorso ordinario, ma rifiutata dal Miur per il concorso straordinario.
- sindacati contrari anche al numero dei quesiti della preselezione: nonè bastato ridurre gli 80 quesiti previsti in 80 minuti di tempo ai 70 accordati dal miur, ancora ritenuti un impegno troppo oneroso far sottoporre i candidati ad una tale prova.
- Infine, i sindacati chiedevano che partisse fin da subito anche la procedura ai soli fini abilitanti prevista dal decreto, al momento non in discussione.
- Altro punto di scontro anche la richiesta di far partecipare alla procedura i docenti con tre anni di servizio sul sostegno senza specializzazione.
- inoltre i sindacati chiedevano di far pesare lo scritto al massimo sino a 30 punti e la valutazione dei titoli sino a 70, con l’attribuzione di 5 punti per ogni anno di servizio.
Riguardo ai concorsi straordinari:
- I sindacati chiedevano di eliminare la prova preselettiva, o di “definire il voto minimo per il superamento dell’eventuale prova preselettiva per garantire omogeneità su tutto il territorio nazionale”;
- prevedere per tutte le discipline (classi di concorso) lo stesso numero di quesiti per la prova destinata agli aspiranti docenti della secondaria.
Ricordiamo che solo qualche giorno fa la nuova ministra Lucia Azzolina aveva anticipato: “I primi tre concorsi annunciati derivano dal lavoro fatto nel decreto scuola che avevo seguito personalmente sia alla Camera che al Senato. Partiremo con un concorso straordinario per chi aveva già maturato servizio a scuola per 24mila posti, che io conto di immettere in ruolo entro il primo settembre 2020, poi un altro concorso ordinario sempre per la scuola secondaria di primo e secondo grado per chi non aveva maturato quel servizio o per i neolaureati. In ultimo un concorso ordinario per la scuola dell’infanzia e la primaria”.
Sembra essere dunque lontano l’accordo tra miur e oo.ss. chein una nota congiunta così hanno commentato l’esito del confronto e la rottura delle trattative:
“È stato di totale chiusura rispetto alle proposte dei sindacati l’atteggiamento assunto oggi dall’Amministrazione a conclusione del confronto sui provvedimenti attuativi del decreto su reclutamento e abilitazioni”. E ancora:
“Il verbale che è stato redatto al termine dei due giorni di confronto dà conto della totale indisponibilità rispetto a richieste che si ponevano in termini di piena coerenza con quanto emerso nel lungo percorso che ha visto sindacati e Amministrazione impegnati a definire le modalità con cui dare seguito a quanto stabilito in diverse intese, a partire da quella del 24 aprile scorso a Palazzo Chigi e successivamente in quelle con i ministri dell’Istruzione e Ricerca, riassunte nei verbali di conciliazione del dicembre scorso. Intese che oggi, in presenza di un rinnovato assetto del ministero, vengono totalmente disattese. I segretari generali di Flc CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams – conclude il comunicato – hanno deciso di convocare con urgenza le segreterie unitarie per una più compiuta valutazione e per assumere le decisioni conseguenti, tenuto conto che le ragioni per cui sono state a suo tempo sospese le iniziative di mobilitazione vengono oggi definitivamente a cadere”.