L’obiettivo è fissato: far partire i tre concorsi per la scuola di 64mila insegnanti entro febbraio, fissate le date dei bandi. Dopo la sosta ai box dovuta alle dimissioni del ministro Lorenzo Fioramonti, il neo titolare del Miur, Lucia Azzolina, ha fissato i paletti per far ripartire i bandi.
VIA AI BANDI
In totale il bando dovrebbe mettere a disposizione per la scuola infanzia e primaria 13-15mila cattedre e dovrebbe essere articolato in una prova preselettiva (solo nelle regioni in cui ci sarà un elevato numero di domande), in uno scritto e in uno orale. Parallelamente – sempre entro febbraio – dovrebbero essere attivati i bandi già previsti all’epoca del ministro Bussetti nel primo governo Conte per le medie e le superiori. Un concorso ordinario per 25mila posti, uno straordinario per 24mila posti.
I TEMPI PER LE CATTEDRE
Tanti bandi, ma per le lungaggini dovute ai concorsi, solo quello straordinario potrebbe riuscire a portare già in classe dal prossimo primo settembre i primi vincitori. Per gli altri due bisognerà probabilmente aspettare l’anno scolastico 2021/2022. Ciò vuol dire che nonostante le selezioni nelle scuole ci sarà una platea di oltre 150mila supplenti. Ai tre concorsi è previsto di affiancare altre 5mila assunzioni destinate ai docenti di religione selezionati sempre su base regionale. Entro febbraio dovrebbero essere fissate le date dei bandi per i quattro concorsi. Ma, ovviamente, bisognerà attendere l’ufficialità perché quando si ha a che fare con le decisioni della politica tutto, ma proprio tutto, può sempre succedere.