La Camera stamattina, 3 dicembre 2019, ha approvato il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, recante misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti.
Ora passa all’esame del Senato, da approntare entro e non oltre il 29 dicembre prossimo.
I tanti docenti precari e i giovani aspiranti docenti, pian piano allentano la loro tensione, visto che questo decreto sta ormai per concretizzarsi.
In un suo intervento alla Camera, il vice ministro all’Istruzione, Università e Ricerca, on. Anna Ascani, aveva sottolineato come questo decreto avesse apportato modifiche migliorative, a cui avevano dato il loro appoggio le diverse forze politiche. Secondo il suo punto di vista, occorre risolvere i problemi per normalizzare la vita all’interno del contesto scolastico per il bene dell’istruzione.
I punti chiave che hanno aperto gli orizzonti di coloro che aspirano ad una stabilizzazione nel contesto scolastico sono:
- il concorso ordinario e quello straordinario, ciascuno da 24.000 posti, per un totale di 48.000 assunzioni. La novità nel concorso straordinario è che i docenti che nell’anno 2019/2020 saranno al terzo anno di annualità di servizio, potranno inserirsi con riserva al percorso straordinario, purché entro il 30 giugno 2020 il servizio sia completato (almeno 180 giorni di servizio anche non continuativi o servizio ininterrotto dal 1° febbraio fino agli scrutini finali).
- Riapertura della terza fascia di istituto: gli aspiranti insegnanti potranno iscriversi o aggiornare la loro posizione in terza fascia nelle graduatorie di istituto delle scuole secondaria per l’anno scolastico 2020/2021 con validità triennale, fino al 2023. La riapertura avverrà probabilmente nella primavera 2020. Gli aspiranti docenti che si iscriveranno dovranno possedere i 24 CFU.
- I docenti con servizio misto (statale/ paritario) con tre anni di servizio potranno partecipare alla procedura abilitativa.
- Call veloce, (chiamata lampo) darà la possibilità ai vincitori di concorso, agli iscritti nelle GAE e agli idonei di concorso di spostarsi su loro richiesta in altre regioni per essere assunti, con l’obbligo però di permanenza nella sede scelta per almeno cinque anni.
- 9.000 posti in più per le assunzioni recuperate dai posti liberati da Quota 100.
- un nuovo concorso pubblico per insegnanti di Religione Cattolica dopo 15 anni dall’ultima volta.
- Per i dirigenti e tutto il personale scolastico viene confermata «l’esclusione del rilievo biometrico delle presenze»
- Mentre per quanto riguarda l’università, aumenta da 6 a 9 anni la durata dell’Abilitazione Scientifica Nazionale.
Molti degli interventi alla Camera da parte degli onorevoli hanno evidenziato che, sebbene questo decreto non rappresenti la perfezione, darà sicuramente a molti docenti la possibilità di stabilizzarsi. L’acquisizione delle competenze digitali e del coding rappresentano un’altra priorità, inseriti comemetodologia didattica da acquisire nell’ambito dei crediti formativi o durante il percorso di formazione/prova legato al concorso, ma anche come formazione personale dei docenti.
Proprio stamane è giunta la notizia che i risultati degli ultimi test PISA e gli studenti, per quello che riguarda la lettura e le scienze, sono indietro alla media OCSE. Intervenire sulla formazione e sulla selezione dei docenti è fondamentale per far sì che agli studenti venga data la possibilità di essere in grado di fronteggiare le sfide competitive nel mondo del lavoro.
Un decreto che va verso la sua conversione in legge ma con tanti altri sipari aperti.
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