Concorso straordinario infanzia e primaria indetto con DDG n. 1546 del 7 novembre 2018: il TAR Lecce ha emanato delle ordinanze con le quali ordina alla P.A. di rivedere le posizioni delle ricorrenti.
A darne avviso sono rispettivamente gli Avvocati Giovanni Bufano e Simona Manca.
L’Avv. Bufano così ci scrive: “Con ordinanza n. 687/2019 pubblicata il 28.11.2019 il Tar di Lecce ha accolto il ricorso cautelare volto ad impugnare i decreti a firma dell’Ufficio Scolastico Territoriale con i quali i medesimi venivano esclusi dalla procedura concorsuale straordinaria per il reclutamento del personale docente nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria sui posti comuni e di sostegno, indetto con Decreto Legge 12 luglio 2018.
Gli anni di servizio lavorati in istituti scolastici statali, mediante conferimento di incarico Diritti a Scuola, quindi su base di APPOSITI accordi tra Miur e Regione, secondo la tesi difensiva prospettata dall’Avv. Bufano, sono da intendersi a tutti gli effetti servizio specifico da ritenersi quale valido requisito per l’ammissione al concorso straordinario.
Gli atti di esclusione a firma dell’Amministrazione sono stati ritenuti privi di motivazione.”
L’Avv. Manca pubblica invece la notizia relativa a servizio religione cattolica e sezioni primavera.
“le ricorrenti hanno presentato domanda di partecipazione ed hanno superato tutte le prove del concorso.
Sennonché, a concorso ultimato, con i decreti impugnati innanzi al TAR Lecce, le ricorrenti sono state escluse dal concorso straordinario, TUTTE con la stessa motivazione: una non meglio precisata “carenza dei requisiti di partecipazione al concorso straordinario”.
L’esclusione è stata probabilmente dovuta al fatto che le docenti avevano prestato servizio nell’ambito del progetto regionale “Diritti a scuola” o nelle sezioni primavera oppure erano insegnanti di religione cattolica.
Le docenti escluse sono state così costrette a presentare ricorso, e il TAR Lecce, con ordinanza,senza ad oggi precedenti, ha accolto l’istanza cautelare proposta ordinando alla P.A. di riesaminare la posizione delle ricorrenti.”
L’udienza per il merito è stata fissata nel mese di aprile 2020.