Abilitazione più concorso, il futuro è questo. Cosa occorre cambiare
Abilitazione più concorso, questa la strada futura per il reclutamento nella scuola. Ma se un punto resta fermo, non c’è ancora chiarezza sul percorso. I sindacati chiedono di poter cooperare nello sviluppo della progettualità. Lo fanno presentando al governo una proposta unitaria e organica.
FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA, hanno così sottoscritto un documento. “Legge di Bilancio 2020, quello che non c’è ma che ci dovrebbe essere l’Istruzione e la ricerca vincono in cinque mosse: investimenti, rinnovo del CCNL, libertà di insegnamento, organici e precariato”
All’interno si parla di molta parte del mondo scuola. C’è spazio per aumento di stipendio, organici docenti e ATA, ma anche di percorsi per il conseguimento dell’abilitazione.
Ed è proprio l’abilitazione al centro della discussione per l’immediato futuro. Nel decreto scuola gli emendamenti hanno aperto alla possibilità per i docenti con tre anni di servizio nella scuola paritaria, o IeFP, di poter accedere al concorso straordinario a fini abilitanti.
Ma rimane da dare una risposta strutturale al progetto, se la via da intraprendere per il reclutamento ritorna ad essere abilitazione più concorso.
Ecco la proposta sindacale. Per le organizzazioni dei lavoratori occorre rendere disponibili in via strutturale e permanente opportunità e percorsi di abilitazione rivolti alle diverse tipologie di personale docente.
Oltre a garantire l’accesso a chi è in possesso del/i titolo/i necessari indipendentemente dall’aver prestato servizio, il sistema deve prevedere a regime un accesso con modalità semplificate. Questo per i precari con almeno 3 anni di servizio. ma anche per i dottori di ricerca e i docenti già di ruolo che, in possesso del titolo di accesso, aspirano a cambiare classe di concorso o ordine/grado di scuola.
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