Decreto Scuola, le modifiche Taglia-Supplenze e pro i precari. Call in Gae!
Sono giorni decisivi per il decreto scuola. La maggioranza ha raggiunto un accordo su 13 emendamenti. L’ok atteso tra poche ore in commissione Cultura della Camera di fatto lo cambia. Sono due i cardini di questi provvedimenti: si amplia la platea dei precari salvati e si inaugura la call.
Per quanto riguarda i precari si dà un’ulteriore opportunità agli iscritti al 4° ciclo di Tfa. Questi potranno accedere ai concorsi ordinario e straordinario. Limitatamente al sostegno. Al tempo stesso, vengono ammessi con riserva alla selezione anche gli insegnanti che stanno maturando il terzo anno di precariato nel 2019/20. Mentre i prof che hanno alle spalle 3 anni nei percorsi di istruzione regionale – ed è un’altra novità – potranno accedere, come già avviene per quelli delle paritarie, solo all’abilitazione semplificata: prova orale da superare con 7/10 e anno di prova.
Non bisogna poi dimenticare l’emendamento fortemente voluto dal sottosegretario Lucia Azzolina. Questo trasforma le graduatorie d’istituto in graduatorie provinciali e riapre la terza fascia per i non abilitati. Così si potrebbero risolvere tre problemi in uno. Lo sottolinea anche la stessa Azzolina: «Evitare che le segreterie scoppino visto che alcune scuole hanno ricevuto anche 30mila Mad , evitare che i titoli vengano valutati in maniera diversa gli stessi titoli e consentire ai docenti di non limitarsi a indicare 10 o 20 scuole ma concorrere sull’intero ambito provinciale».