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Scuola: le novità nella Legge di Bilancio 2020

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– Legge di Bilancio 2020: per gli insegnanti più soldi per contratto e formazione, ma non abbastanza per essere soddisfatti. Arriva il Bonus Scuola per gli istituti scolastici che si abbonano a riviste e periodici

La Legge di Bilancio 2020 pensa anche alla Scuola, ma probabilmente lo fa in maniera inferiore rispetto a quelle che erano le aspettative del personale impiegato presso gli istituti scolastici.

È vero che il testo della Legge di Bilancio 2020, al momento al vaglio del Parlamento per l’approvazione definitiva (in programma entro la fine dell’anno), non introduce tagli sulla scuola, né nuove tasse come quella sulle merendine, ma allo stesso tempo le risorse stanziate per procedere con nuove assunzioni e – soprattutto – con l’aumento di stipendio, non soddisfano insegnanti e ATA. Senza dimenticare che nei giorni scorsi lo stesso Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha chiaramente detto di “aspettarsi qualcosa in più”.Master mondo scuola ecampus

Quando siamo al “giro di boa” per l’iter che porterà all’approvazione della manovra finanziaria per il 2020, quindi, ecco arrivato il momento di tracciare un primo bilancio di quelle che sono le novità per la Scuola.

Legge di Bilancio 2020: aumentano le risorse per il rinnovo di contratto

Il 2020 sarà l’anno in cui sindacati e amministrazione arriveranno ad un accordo per il rinnovo del contratto per il triennio 2019-2021. Con la manovra finanziaria, infatti, è stato incrementato il monte delle risorse necessarie per la concertazione, con un aumento di stipendio che però sarà inferiore alle attese.

Infatti, la bozza della Legge di Bilancio aumenta di appena 225 milioni le risorse per il 2020, mentre per il 2021 si aggiungono altri 1,4 miliardi.

Complessivamente, quindi, per i contratti della Pubblica Amministrazione si potrà contare su 1,65 miliardi per il 2019, 1,77 miliardi per il 2020 e 3,17 miliardi per il 2021. Resta da capire come queste risorse saranno utilizzate per garantire un aumento di stipendio adeguato al personale della scuola, per i quali – ma solo nel caso degli insegnanti – vi era la speranza di un “incremento a tre cifre”.Master in criminologia

Sembra però che non sarà così, come tra l’altro confermato dal Ministro dell’Istruzione Fioramonti che qualche giorno fa si è detto molto deluso delle poche risorse a disposizione per il rinnovo del contratto. A tal proposito, secondo le previsioni dei sindacati non si supererà un aumento medio lordo di 80,00€ mensili; più ottimista il Ministro della PA Fabiana Dadone, secondo la quale con queste risorse si potrà arrivare a 96,00€ medi e lordi di aumento.

Sempre lato stipendi, ma questa volta per i Dirigenti Scolastici, da segnalare l’incremento di 30 milioni di euro – a partire dal 2020 – che andranno a confluire nel fondo unico nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato.

Più risorse per la formazione

Nella manovra finanziaria vengono stanziate risorse anche per la formazione del personale docente. Nel dettaglio, mentre per l’inclusione scolastica la nuova amministrazione ha deciso di stanziare 11 milioni di euro dal 2020, per l’innovazione digitale i fondi si fermano a 2 milioni di euro.

Novità per il personale ATA

Oltre a quanto detto in precedenza, con le risorse per il rinnovo che ovviamente avranno ripercussioni anche per gli stipendi del personale ATA, la Legge di Bilancio 2020 stanzia anche 5 milioni di euro l’anno per la creazione di nuove posizioni organizzative del personale ATA.Master per il completamento della classe di concorso A21

Novità di poco conto, con il personale amministrativo, tecnico e ausiliario deluso ancora una volta della scarsa considerazione avuta.

Nuovo Bonus Scuola: di cosa si tratta?

La manovra finanziaria incentiva gli istituti scolastici all’acquisto di abbonamenti per quotidiani e periodici (anche se in formato digitale) riconoscendo loro un nuovo bonus. Nel dettaglio, nella Legge di Bilancio si legge che a decorrere dal 2020 – ma solo previa istanza diretta al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio – questi possono recuperare fino all’80% della spesa sostenuta l’anno precedente.

Fontehttps://www.money.it/

 

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