Nuove abilitazioni, ordinarie e straordinarie. A quasi un mese dall’intesa del 1° ottobre 2019 ancora nulla di fatto. L’incontro, programmato per oggi, non si svolgerà.
Le problematiche legate alla modifica del testo del decreto scuola approvato in Consiglio dei Ministri il 10 ottobre scorso ma sul quale sono pervenuti dei rilievi da parte del Quirinale, non permettono al momento di affrontate la tematica correlata.
Nel decreto si stabiliva infatti l’indizione – entro il 2019 – di un concorso ordinario e straordinario. Quest’ultimo destinato però solo ai docenti con tre anni di servizio (di cui uno specifico) svolti nella scuola statale tra l’a.s. 2011/12 e l’a.s. 2018/19.
Dopo i rilievi del Colle, la soluzione potrebbe essere quella di ammettere alla procedura concorsuale anche i docenti con stessi requisiti di servizio svolti però nelle scuole paritarie. La partecipazione di questi docenti dovrebbe essere comunque finalizzata solo al conseguimento dell’abilitazione e non della stabilizzazione.
Una soluzione che non sappiamo se sia ancora quella definitiva, ma che comunque comporta delle difficoltà di realizzazione, di cui si sta parlando in questi giorni.
E dunque, il passaggio successivo, ossia la proposta di un Disegno di legge sulle nuove abilitazioni – ordinarie e straordinarie – stenta ancora a decollare.
Nel primo incontro l’Amministrazione non ha presentato alcun testo, e la riunione era stata aggiornata ad oggi.
A questo punto bisognerà attendere la stesura definitiva del decreto per capire il disegno complessivo entro il quale bandire i concorsi per docenti. Una procedura che ha necessità di tempi celeri, se non si vuole battere il record di supplenze già stabilito quest’anno.