Il Ministero sta già lavorando al testo del DDL collegato alla finanziaria con il quale si punterà a riformare il sistema di formazione e reclutamento. Ecco alcune anticipazioni.
Riforma entro aprile
Secondo quanto più volte anticipato dal Ministro Fioramonti, il DDL è già in fase di elaborazione e sarà collegato alla finanziaria con tempi di approvazione che non dovrebbero andare oltre aprile del 2020.
Si tratterà, ovviamente, di percorsi universitari, ma non saranno più “ad ostacoli”, come anticipato ieri dal Ministro durante l’audizione al Senato. Lo scopo è, sempre secondo le parole del Ministro, di formare meglio i docenti e pagarli meglio.
Corsi che saranno aperti anche ai docenti con tre anni di servizio nelle paritarie.
Come saranno questi articolati questi percorsi
I percorsi saranno articolati in due rami. Da un lato quelli per la formazione degli aspiranti docenti che avranno i requisiti per l’insegnamento (la laurea), dall’altro percorsi diversi, semplificati, per quanti avranno sia i requisiti che esperienza di insegnamento.
Una sorta, quest’ultimo, di PAS che permetterà a quanti hanno lavorato sul campo, di conseguire una abilitazione per partecipare ai concorsi ed iscriversi in seconda fascia delle graduatorie d’istituto.
Una declinazione di quanto è stato l’accordo firmato tra Ministero e sindacati ad inizio ottobre che prevedeva percorsi speciali di abilitazione per i docenti che già lavorano nelle scuole.
Quindi, quei docenti che non riusciranno a rientrare nel tetto dei 7/10 imposto dal decreto per superare il concorso straordinario, potranno sperare in un percorso abilitanti ad hoc.