Come noto, il Ministero dell’Istruzione bandirà, entro la fine del 2019, sia un concorso straordinario sia un concorso ordinario per l’accesso ai ruoli dell’insegnamento nella Scuola Secondaria di primo e secondo grado. In un precedente articolo abbiamo chiarito i requisiti per il concorso Straordinario:
Per il Concorso Ordinario ecco i requisiti necessari:
Posti comuni uno dei seguenti requisiti:
– abilitazione specifica sulla classe di concorso
– laurea (magistrale o a ciclo unico, oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso) e 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche.
– abilitazione per altra classe di concorso o per altro grado di istruzione, fermo restando il possesso del titolo di accesso alla classe di concorso ai sensi della normativa vigente oppure
– laurea più tre annualità di servizio (anche non continuativo, su posto comune o di sostegno, nel corso degli otto anni scolastici precedenti, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione. Tale requisito è previsto soltanto in prima applicazione; gli aspiranti che ne sono in possesso potranno partecipare al concorso per una delle classi per le quali hanno un anno di servizio).
Posti ITP – requisito richiesto sino al 2024/25:
– il diploma di accesso alla classe della scuola secondaria superiore (tabella B del DPR 19/2016modificato dal Decreto n. 259/2017).
A seguito della riforma dei corsi di laurea, poiché diverse classi di concorso sono state abolite mentre altre sono confluite in quelle esistenti, molti laureati sono “costretti” a dover integrare il loro piano di studi se alcuni insegnamenti non erano previsti.
Con il DM 259/2017, il legislatore ha inteso stabilire quali siano i requisiti di accesso alle procedure concorsuali ordinarie. Infatti, con il DM 259/17 (articolo 5) si chiarisce che chi ha acquisito i titoli di studio entro la data di entrata in vigore del nuovo regolamento (23 febbraio 2017) potrà fare riferimento ai titoli richiesti per le pregresse classi di concorso (DM 39/98 e DM 22/05) confluite nelle nuove. Questa precisazione è valida, oltre che per l’accesso ai futuri concorsi, anche per l’accesso alle graduatorie d’istituto di III fascia e per l’accesso ai TFA.
In allegato si possono trovare i diversi decreti perché, seppur i tempi sono strettissimi, dopo la loro consultazione, ci si possa fare un’idea se il proprio titolo sia valido per partecipare o meno al concorso e correre ai ripari, se necessario.
In alternativa la Flc Cgil ha reso disponibile un’applicazione che ha lo scopo di aiutare l’aspirante docente nella visualizzazione delle classi di concorso a cui può accedere con il titolo di studio posseduto e dell’associazione tra vecchie e nuove classi di concorso e di abilitazione.
Le possibilità di ricerca sono due:
- per titoli di studio, l’utente potrà verificare le nuove classi di concorso e di abilitazione cui il proprio titolo di studio consente l’accesso.
- per classi di concorso e di abilitazione, l’utente potrà verificare la corrispondenza tra le vecchie e le nuove classi di concorso e di abilitazione e i titoli di ammissione che danno diritto ad accedere alle stesse.
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