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Posti di sostegno in deroga anche nell’a.s. 2019/20 sono più di 50.000, tutti a supplenza fino al 30 giugno

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Anche per l’a.s. 2019/20 i posti di sostegno in deroga non sono entrati a far parte dell’organico di diritto, e vengono assegnati come supplenze al 30 giugno.

Su 150mila insegnanti di sostegno, un terzo sono decisi ad anno scolastico iniziato da sentenze dei tribunali ai quali si rivolgono le famiglie degli alunni con disabilità o da decisioni dell’Ufficio Scolastico.

In questo modo il fabbisogno stimato con l’organico di diritto regione per regione non corrisponde alle esigenze reali e ad essere penalizzati sono non soltanto gli alunni, ma anche gli insegnanti, che non possono usufruire di quelle cattedre per i trasferimenti e le assunzioni.

Tutto ciò nonostante  una recente sentenza del Tribunale amministrativo regionale abbia imposto al Ministero dell’Istruzione di rivedere la consistenza dell’organico di sostegno in Sicilia e di conseguenza un’assunzione di responsabilità e una revisione degli organici tale da garantire effettivamente la copertura del reale fabbisogno di docenti specializzati sul sostegno in tutto il territorio nazionale trasformando, finalmente, i posti attivati “in deroga” in posti in organico di diritto.

Supplenze al 30 giugno

Le supplenze su posti di sostegno in deroga sfiorano ogni anno i 50.000 contratti, con inevitabili conseguenze.

Una di queste è che a fronte di un numero più basso di docenti in possesso della specializzazione per l’insegnamento a questi alunni, la supplenza può essere conferita anche ai docenti senza titolo.

I corsi di specializzazione a.a. 2018/19 sono ancora in svolgimento, per cui a settembre 2019 la situazione è rimasta quasi invariata.

E’ quanto emerge dal Focus sull’avvio dell’anno scolastico 2019/20 pubblicato qualche giorno fa dal Miur.

FONTE: https://www.orizzontescuola.it/posti-di-sostegno-in-deroga-supplenze-al-30-giugno/

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