Il personale ATA ha un orario di lavoro ordinario che è antimeridiano, eventuali prestazioni lavorative in orario pomeridiano vanno incentivate. Il riferimento normativo.
Un nostro lettore chiede
Quest’anno il DS ci ha comunicato verbalmente l’orario (premetto che nella mia scuola si lavora su cinque giorni), tutti i giorni dovremmo fare 6,57 ore di servizio, i 15 minuti rimanenti giornalieri (quelli che servono per arrivare a 7,12 ore) sarebbero accantonati e utilizzati eventualmente per open day, per pomeriggi vari e a discrezione del DS.
Volevo conoscere il vostro parere in merito, è lecita questa procedura? Mi possono imporre questo orario?
di Giovanni Calandrino – Gent.mo le indicazioni del suo DS sono del tutto illegittime e prive di riferimenti normativi. L’art. 51 del nostro contratto è chiarissimo:
L’orario ordinario di lavoro è di 36 ore, suddivise in sei ore continuative, di norma antimeridiane, o anche pomeridiane per le istituzioni educative e per i convitti annessi agli istituti tecnici e professionali.
[omissis]
L’orario di lavoro massimo giornaliero è di nove ore. Se la prestazione di lavoro giornaliera eccede le sei ore continuative il personale usufruisce a richiesta di una pausa di almeno 30 minuti al fine del recupero delle energie psicofisiche e dell’eventuale consumazione del pasto. Tale pausa deve essere comunque prevista se l’orario continuativo di lavoro giornaliero è superiore alle 7 ore e 12 minuti.
Dunque il suo orario di lavoro dovrà essere di 7.12 ore senza nessuna decurtazione. I vari “open day, pomeriggi vari” sono prestazioni in orario straordinario!