Costituire in organico dell’autonomia della scuola secondaria di I e II grado delle cattedre con orario settimanale superiore alle 18 non può rappresentare la norma ma semmai un’eccezione.
Lettera di alcuni docenti toscani
Alcuni docenti di liceo, facenti parte dei dipartimenti di Filosofia e Scienze di istituti della provincia di Pisa, ci hanno scritto che solo nei primi giorni di settembre, in quasi tutte le scuole della Provincia di Pisa, i Dirigenti Scolastici hanno comunicato ai docenti quali sarebbero state le loro classi nel nuovo anno scolastico, cioè quale sarebbe stata la composizione della loro cattedra. Quest’anno, sostengono questi docenti, in tutta la Provincia, numerose cattedre sono state assegnate con un orario settimanale superiore alle canoniche 18 ore stabilite dal CCNL scuola vigente.
I docenti interessati da questo aggravio di orario settimanale hanno espresso delle evidenti perplessità, hanno parlato, come prima conseguenza di tale situazione, di una ripercussione dal punto di vista didattico, soprattutto della compromissione della qualità dell’insegnamento e dell’offerta formativa.
Altro svantaggio segnalato a causa delle cattedre superiori alle 18 ore, sarebbe quello di una riduzione dei posti destinati per gli incarichi annuali da assegnare attraverso le Gae e le GI. Inoltre rimane cosa vaga ed incerta, per il personale di ruolo, come queste ore eccedenti possano essere retribuite o computate ai fini del trattamento pensionistico.
Quando i docenti che si sono dichiarati non disponibili al lavoro straordinario, previsto dalla cattedra che era stata loro assegnata senza previo consenso, lo hanno segnalato al Dirigente Scolastico, hanno avuto l’ulteriore sorpresa di sapere che il D.S. li riteneva obbligati ad accettare le ore oltre le 18 contrattuali.
Questi docenti di scienze e filosofia hanno chiesto chiarimenti e motivazioni all’USP di Pisa, ma non hanno, al momento, avuto risposta.
Normativa sugli organici e orario settimanale
Il formare le cattedre di una qualsiasi classe di concorso di scuola secondari di I e II grado in modo che l’attribuzione delle ore sia superiore alle 18 ore settimanali, dovrebbe rappresentare l’eccezione ad una regola che impone cattedre con un orario settimanale di 18 ore.
Nella nota Miur 422 del 18 marzo 2019, riferito alle norme comuni della scuola secondaria, è scritto che ai sensi dell’articolo 21 del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, le cattedre costituite con orario inferiore all’orario obbligatorio di insegnamento dei docenti, definito dal contratto collettivo nazionale di lavoro, sono ricondotte a 18 ore settimanali. Per garantire l’unitarietà dell’insegnamento di una disciplina all’interno della stessa sezione possono essere costituite cattedre superiori alle 18 ore. In tal caso il contributo orario eccedente viene considerato utile ai fini contrattuali per l’intero anno scolastico.
Per quanto riguarda la scuola secondaria di II grado è scritto che solo allo scopo di salvaguardare le titolarità dei docenti soprannumerari è possibile formare cattedre con un orario superiore alle 18 ore, che, di norma, non devono superare le 20 ore settimanali, semprechè non sia possibile attivarle secondo quanto previsto dal comma precedente.
L’art.28 del CCNL scuola 2006/2009 specifica che In coerenza con il calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale, l’attività di insegnamento si svolge in 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d’istruzione secondaria ed artistica, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali.
Quindi appare evidente che la costituzione delle cattedre di filosofia e scienze può essere facilmente costituita in orario cattedra da 18 ore. Per quanto riguarda filosofia e storia (A019) dei licei scientifici basterebbe dare 3 classi con insegnamento di filosofia (3h.) e storia (2h.), con l’aggiunta di una classe con l’insegnamento di sola filosofia (3h.) per un totale di 18 ore. Anche per la A050 di scienze nei licei scientifici è facile costituire cattedre da 18 ore, anche utilizzando se si vuole le ore dell’indirizzo di scienze applicate.