Cos’è come si svolge
L’attività di peer to peer, ossia di osservazione in classe svolta dal docente neo-assunto e dal tutor, è finalizzata al miglioramento delle pratiche didattiche e alla riflessione condivisa sugli aspetti principali dell’azione di insegnamento.
L’osservazione deve focalizzarsi su:
- modalità di conduzione delle attività e delle lezioni
- sostegno alle motivazioni degli allievi
- costruzione di climi positivi e motivanti
- modalità di verifica formativa degli apprendimenti
L’attività inoltre:
- deve essere oggetto di progettazione preventiva e successivo confronto e rielaborazione con il docente tutor
- deve essere oggetto di specifica relazione del docente neo-assunto
- può essere circoscritta con l’indicazione di indicatori-descrittori relativi a “cosa fa l’insegnante” , a “cosa fanno gli allievi” e all’efficacia dei risultati attesi.
Durata e articolazione
Al peer to peer, come leggiamo nell’articolo 9 del DM 850/2015, sono dedicate almeno 12 ore. Inoltre, in riferimento al patto di sviluppo professionale stipulato con il dirigente scolastico, possono essere
programmati (a cura del dirigente) ulteriori momenti di osservazione in classe con altri docenti.
Le 12 ore di attività, come indicato dal Miur nella nota n. 36167 del 5/11/2015, si articolano nella maniera seguente:
- 3 ore di progettazione condivisa (tutor-docente in anno di prova);
- 4 ore di osservazione del neo assunto nella classe del tutor;
- 4 ore di osservazione del tutor nella classe del docente neo assunto;
- 1 ora di verifica dell’esperienza.
Situazioni d’insegnamento/apprendimento da osservare
Di seguito alcune situazioni d’insegnamento/apprendimento che possono essere oggetto dell’attività di osservazione:
- Spiegazione
- Correzione di un compito scritto
- Conversazione/Discussione/Attività cooperativa
- Conduzione colloqui
- Lavori di gruppo
- Clima di classe
- Relazione educativa (osservabile in tutte le situazioni d’apprendimento e non)
Relazione
Il docente in anno di prova, come detto sopra, al termine dell’attività, redige un’apposita relazione.
Di seguito i punti che possono essere trattati:
- vissuto personale durante l’esperienza di osservazione in classe;
- livelli di competenza riscontrati in sé e nel tutor nella situazioni di apprendimento (in base ai descrittori prefissati);
- pratiche didattiche nuove apprese nei campi professionali previsti dal D. M. 850/2015 (competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche, relazionali, organizzative e gestionali);
- aree e competenze di miglioramento individuate;
- bisogni formativi individuati.