Il neo ministro Lorenzo Fioramonti non sembra voler perder tempo con il decreto salvaprecari: il provvedimento era rimasto nel limbo, in un cassetto del precedente governo Lega-Movimento 5 Stelle ed è pronto ad essere rispolverato. ‘Ci sto già rimettendo mano’, ha dichiarato il nuovo titolare del dicastero di Viale Trastevere, ma, secondo il sindacato Anief, ci vuol ben altro per risolvere il problema del precariato e della cosiddetta ‘supplentite‘.
Decreto salvaprecari ultime notizie: Pacifico ‘Disposizioni per nulla risolutive contro il problema del precariato’
‘Precariato? Non può essere vinto con strategie ordinarie’
‘Se il precariato ha assunto una mole mai vista, non può essere vinto con strategie ordinarie – prosegue Pacifico – È bene che il ministro Fioramonti questo lo sappia e glielo diremo al primo incontro: i precari rimarranno in eterno, ad esempio, se ci sono decine di migliaia di posti con furbizia collocati in organico di fatto, perché pur essendo vacanti e disponibili permettono allo Stato di risparmiare sul pagamento dei mesi estivi, sulle ricostruzioni di carriera e sugli scatti di anzianità automatici. Vanno, piuttosto, creati dei posti ulteriori, per potenziare l’insegnamento e ancora prima l’orientamento scolastico nelle aree più a rischio abbandoni e con un’alta presenza di alunni difficili e stranieri. Dopo aver creato le condizioni per assorbire i precari, nel decreto da approvare vanno previste delle modalità che permettano di non fermarsi ai già annunciati interventi per stabilizzare i supplenti storici, entrati nel mirino della Commissione UE, utilizzando appieno il doppio canale di reclutamento parallelo alle graduatorie di merito, da utilizzare, a domanda, anche su scala nazionale per assumere gli attuali vincitori e GaE, assorbendo le attuali GaE, e proseguendo con immissioni in ruolo da graduatorie d’istituto provinciali, con corsi abilitanti ordinari per il personale di terza fascia e concorsi aperti ai giovani laureati, senza dimenticare di confermare nei ruoli chi è stato assunto con riserva e ha superato l’anno di prova’.