Numerosi docenti oggi in posizione utile nella graduatoria finale del Concorso Dirigenti Scolastici per diventare Dirigenti Scolastici dal 1° settembre 2019, saranno assunti in regioni diversa dalla propria.
Come avverranno le assunzioni dei Dirigenti Scolastici
I candidati che non hanno presentato la domanda entro il 4 agosto o che non hanno espresso tutte le preferenze e per i quali non c’è posto nelle regioni indicate, verranno assegnati ai ruoli regionali d’ufficio.
Per i vincitori che hanno invece espresso tutte le preferenze l’assegnazione alla regione avverrà secondo l’ordine di graduatoria e le preferenze espresse dai vincitori stessi nel limite dei posti disponibili in ciascun USR.
La fase successiva è quella relativa all’assegnazione della scuola da parte del direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale competente.
I criteri proposti dal Miur per l’assegnazione della sede sono i seguenti:
- posizione occupata nella graduatoria di merito
- attitudini e capacità professionali che si possono desumere da esperienze e competenze pregresse, qualora legate all’incarico dirigenziale
Nelle operazioni di assegnazione della sede i direttori degli Uffici Scolastici Regionali devono tener conto delle precedenze previste dalla legge 104/92.
“Nei limiti disponibili in ciascun USR”
Il nodo è questo. Ci sono regioni in cui ci sono più vincitori rispetto alle sedi.
A parte il caso Campania (zero posti), Repubblica ad es. si occupa della Sicilia. Il numero dei vincitori per la regione dovrebbe essere di 203, per 94 sedi disponibili. E dunque, posto che le 94 sedi non siano scelte prima da vincitori di regioni vicine, a fare le valigie saranno in 109.
Stessa situazione potrebbe verificarsi in Calabria, o nel Lazio. La maggior parte dei posti vuoti si trovano nelle regioni del nord.
Tra l’altro i posti vuoti non verranno ricoperti tutti, in quanto a fronte di 4.000 sedi scoperte, le assunzioni per l’a.s. 2019/20 saranno 1984 (i vincitori ad oggi sono 2.900).
Algoritmo insito nel bando, ma senza posti
Una situazione che non dovrebbe trovare impreparati i vincitori del concorso, in quanto il bando affrontava chiaramente questo discorso e, dall’inizio della procedura, la graduatoria è stata prospettata come nazionale, e dunque con la possibilità di andare in altra regione.
Ciò che invece mancava nel bando era il numero dei posti disponibili per regione. Numeri pubblicati solo in questi giorni, grazie anche alla specifica richiesta dei sindacati, per porre i docenti nella condizione di poter operare una scelta più “sensata”.
Quindi il bando in ogni caso era a “scatola chiusa”. Si concorreva per diventare Dirigente Scolastico ma senza avere come obiettivo una specifica sede di servizio, e per molti neanche una regione di riferimento.
Non sappiamo ancora se il nuovo algoritmo creerà dei malcontenti oppure c’era la consapevolezza che ciò potesse accadere. Ci farebbe piacere ricevere i commenti a redazione@orizzontescuola.it per un eventuale scambio di idee in merito.
Oggi infatti che si prospetta una mobilità nazionale volontaria per i docenti delle graduatorie dei concorsi ancora esistenti, ci farebbe piacere cosa ne pensano i Dirigenti “con la valigia”.