Per accedere ai corsi di specializzazione su sostegno è necessario superare le prove di accesso, che sono organizzate dalle Università.
Prove d’accesso: articolazione
Le prove d’accesso si articolano in:
- un test preliminare;
- una o più prove scritte ovvero pratiche;
- una prova orale.
Test preliminare: date a struttura
Il Miur, con il decreto di ripartizione dei posti disponibili agli Atenei, ha anche fissato le date di svolgimento del test:
- mattina del 28 marzo 2019 prove scuola dell’infanzia;
- pomeriggio del 28 marzo 2019 prove scuola primaria;
- mattina del 29 marzo 2019 prove scuola secondaria I grado;
- pomeriggio del 29 marzo 2019 prove scuola secondaria II grado.
Il test, che ha la durata di due ore, si compone di 60 quesiti, ognuno dei quali presenta cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare una soltanto.
Almeno 20 dei 60 quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana.
Quanto alla valutazione:
- ciascuna risposta esatta vale 0,5 punti;
- la risposta non data o errata vale 0 punti.
Diversi lettori ci chiedono se è previsto un punteggio minimo per superare il test preliminare. Rispondiamo al quesito riferendo quanto è previsto in merito dal DM n. 92 dell’8 febbraio 2019.
Test preliminare: punteggio minimo o numero posti?
Il decreto 92/2019, riguardo al superamento del test preliminare e quindi all’accesso alla prova scritta, così dispone:
E’ ammesso alla prova, ovvero alle prove di cui all’articolo 6 comma 2, lettera b) del DM sostegno, un numero di candidati pari al doppio dei posti disponibili nella singola sede per gli accessi. Sono altresì ammessi alla prova scritta coloro che, all’esito della prova preselettiva, abbiano conseguito il medesimo punteggio dell’ultimo degli ammessi.
Alla prova scritta, dunque, sono ammessi il doppio dei candidati rispetto al numero dei posti disponibili in ciascun Ateneo. Esempio: posti disponibili 50; vengono ammessi alla prova scritta i primi 100 candidati.
Sono inoltre ammessi coloro i quali conseguono lo stesso punteggio dell’ultimo degli ammessi. Rifacendoci all’esempio sopra riportati, vengono ammessi tutti coloro che conseguano il medesimo punteggio del centesimo candidato ammesso.
In definitiva, non è previsto un punteggio minimo per superare il test, per cui la soglia è rappresentata dal numero di posti disponibili in ciascuna università.
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