Del nuovo reclutamento scuola ne abbiamo già parlato, ma ci torniamo vista la confusione creata dei media e di alcuni portali che scrivono di scuola. Prima di continuare a leggere il nostro articolo ci teniamo a precisare che la nuova formula piace a InformazioneScuola perchè permetterà ai precari di risparmiare parecchi soldi e manderà in soffitta i ricorsi.
Le promesse di mandare in soffitta la buona scuola (legge 107/15 n.d.r) li stanno mantenendo, certo a parte qualche boutade di qualche esponente praticamente irrealizzabile, il resto sta andando pian pianino in porto:
- il FIT di tre anni a 500 Euro al mese finirà in soffitta
- i neoimmessi in ruolo saranno retribuiti con stipendio pieno
- per superare l’anno di prova occorrerà aver svolto 180 gg di servizio e 120 per le attività didattiche (questo aspetto è stato introdotto dalla legge 107/15 e sembra resistere)
I nuovi concorsi della scuola, il nuovo reclutamento
I nuovi concorso saranno su base regionale. I docenti che decidono di concorrrere per i posti di una regione e vince il concorso avrà l’obbligo di permanerci per cinque anni. Vecchia idea leghista che riprende vita nel nuovo reclutamento.
I nuovi concorsi saranno banditi ogni due anni e non sarà necessario il possesso dell’abilitazione. Vengono dunque mandati in soffitta i TFA e i PAS.
Saranno banditi concorsi anche per i docenti di laboratorio noti a tutti come ITP, in un primo momento non era stato specificato, adesso sembra essere confermata la linea del governo che intende bandire i concorsi con contingenti separati, ovvero posto docente teorico, posto insegnante tecnico pratico e posto insegnante di sostegno.
Requisiti necessari per partecipare al concorso
Per partecipare al concorso occorrerà il solo titolo di studio così coem avveniva una volta, titolo di studio che ovviamente da accesso ad una o più classi di conorso della tabella A e della tabella B. L’abilitazione dunque non dovrebbe (usiamo il condizionale) essere più richiesta. Sono invece richiesti 24 crediti formativi universitari nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Per partecipare al concorso per i posti di docente di sostegno occorre essere in possesso dei requisiti di cui sopra e del diploma di specializzazione per il sostegno.
Le prove del nuovo concorso per l’assunzione dei docenti
Visti i requisiti per accedere al concorso, passiamo alle prove. Come saranno strutturate? I candidati dovranno affrontare tre prove d’esame. Due prove scritte ed una orale. Le prove saranno a carattere nazionale. La prima prova scritta valuterà il grado delle conoscenze e competenze del candidato sulle discipline afferenti alla classe di concorso.
La seconda prova scritta valuterà le conoscenze del candidato sulle discipline antropo-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecnologie didattiche.
L’ultima prova, l’orale. Il colloqui con la commissione avrà il compito di valutare la conoscenza della lingua straniera al livello B2.
Prove d’esame per il sostegno. Per gli aspiranti insegnanti di sostegno le prove previste sono due: una prova scritta specifica e una orale.
Quando il concorso si ritiene superato
Il candidato potrà ritenere di aver superato il concorso se per ciascuna delle prove avrà ottenuto un punteggio pari o superiore a 7/10. Come abbiamo evidenziato le prove sono tre, il superamento della prova precedente darà accesso alla prova successiva, il mancato superamento invece metterà fuori dai giochi il concorrente. Chi supera il concorso si potrà considerare abilitato all’insegnamento e sarà inserito nella graduatoria regionale di merito.
Immissione in ruolo per i vincitori del concorso
Come avviene l’immissione in ruolo per chi ha superato il concorso della scuola?
Alla fine del concorso, i vincitori saranno inseriti in graduatoria che avrà durata biennale, ma i vincitori nonostante la graduatoria dopo i due anni perda efficacia, conservanno il diritto ad essere immessi in ruolo, ma va precisato che per vincitori del concorso si intendono quei docenti che abbiano assunto una posizione utile rispetto ai posti disponibili. Se i posti messi a concorso per una determinata disciplina didattica sono 10, i primi 10 della graduatoria sono i vincitori.
Dall’undicesimo in poi no, questi aspiranti docenti dovranno partecipare ad un altro concorso.
I vincitori del concorso avranno diritto alla scelta della sede, chiaramente in ordine di punteggio e in base ai posti disponibili.
Obbligo di permanenza di 5 anni
Il docente vincitore del concorso avrà l’obbligo di permanenza di 5 anni nella scuola, la norma è stata fortemente voluta dalla Lega allo scopo di garantire la continuità didattica ed eventualmente di scoraggiare i precari delle regioni del Sud a partecipare per i posti vacanti delle regioni del Nord.