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Diplomati magistrale e laureati Sfp, pronti bando e decreto attuativo. Poi il concorso ordinario

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Il ministro dell’Istruzione continua a difendere strenuamente le decisioni prese dal Governo per gestire la “patata bollente” dei diplomati magistrale ereditata dalla precedente legislatura e a seguito della sentenza del Consiglio di Stato di fine 2017.

Stavolta, Marco Bussetti, ha espresso il suo pensiero durante un question time del 19 settembre, durante il quale ha anche parlato dei cambiamenti in arrivo sull’alternanza scuola-lavoro, in particolare sulla riduzione e personalizzazione delle ore a seconda della specificità degli istituti e del territorio circostante.

“Abbiamo evitato un licenziamento di massa”

Rispondendo al parlamentare Federico Mollicone (FdI), parlando dei maestri con diploma magistrale rimasti fuori dalle GaE, il titolare del Miur ha detto “con un tempestivo intervento è stato evitato il licenziamento di massa dei diplomati magistrali con il Decreto dignità e si è risolta una problematica che il precedente governo non aveva voluto nemmeno affrontare”.

Concorso straordinario imminente

Quindi, Bussetti ha aggiunto: “I diplomati magistrali avrebbero dovuto essere cancellati dalle graduatorie come prevedevano le sentenze di merito. Per evitare di pregiudicare l’avvio dell’anno scolastico ho voluto una disposizione che ha differito di 120 giorni l’applicazione delle sentenze”, ha proseguito il ministro, che ha poi parlato della procedura concorsuale straordinaria per 12 mila posti come imminente: “C’è già il Corsi di perfezionamentodecreto attuativo e relativo bando“, confermando le parole di qualche giorno fa, quando aveva indicato il 20 settembre come data per la pubblicazione del testo ufficiale della procedura.

Ricordiamo che dal concorso straordinario, a cui potranno partecipare anche i laureati di Scienze della formazione primaria, si ricaverà una graduatoria generale che rimarrà utile per le assunzioni in ruolo, sulla metà dei posti vacanti, dei prossimi anni scolastici.

Al via anche il concorso ordinario

Bussetti ha quindi confermato l’avvio, sempre in tempi rapidi, forse entro la fine dell’anno in corso, di un concorso ordinario rivolta ai maestri del primo ciclo “che consentirà di procedere a reclutamento di personale con titoli ed esami e superare così le graduatorie ad esaurimento”.

Su tratta di una procedura concorsuale, in questo caso selettiva, aperta a tutti i potenziali candidati, sempre della scuola primaria e dell’infanzia, quindi anche ai non abilitati all’insegnamento e ai neo-laureati.

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