Immatricolarsi in Medicina ed Odontoiatria è possibile anche senza superare il test d’ingresso se si proviene da un altro corso di laurea dell’area sanitaria. Ecco cosa sapere in proposito e come fare per ottenere il passaggio diretto
La Sanità italiana è praticamente al collasso, attesa la carenza di personale medico, la totale assenza di turnover ed i continui tagli. Tuttavia, nonostante la sostanziale carenza di organico, per molti aspiranti medici la strada è sbarrata in partenza dal tanto “agognato” numero chiuso. Come tutti sanno, infatti, per entrare in Medicina ed inOdontoiatria è necessario superare un test d’ingresso. E così, ogni anno, migliaia di studenti “restano fuori”: alcuni rinunciano per sempre al sogno di diventare medici o odontoiatri; altri si iscrivono in facoltà universitarie affini, con la speranza di superare, l’anno successivo, il test di ammissione e, finalmente, immatricolarsi in Medicina. E allora ci si domanda: per entrare in Medicina o in Odontoiatria è sempre obbligatorio il test di ingresso? Se si proviene da corsi di laurea ad indirizzo sanitario, si può accedere in Medicina senza sostenere il test d’ammissione? Ecco tutto quello che c’è da sapere in proposito e cosa fare per ottenere il passaggio diretto al corso di laurea di Medicina o Odontoiatria.
Passaggio diretto al corso di Medicina e Odontoiatria: requisiti
In particolare, possono effettuare il passaggio diretto (dunque, senza sostenere il test d’ingresso) al corso di Medicina o Odontoiatria tutti i laureandi; i laureati; o gli iscritti almeno al terzo anno di uno dei seguenti corsi di laurea: CTF , Farmacia, Chimica, IMAT, Biologia, Veterinaria, a patto che abbiano maturato almeno 25 Cfu in materie convalidabili nel corso di laurea in Medicina o Odontoiatria.
Test di ingresso, trasferimenti e crediti formativi
Ciò in quanto, secondo la più recente giurisprudenza, il test di ammissione ha minor valore rispetto ai risultati già ottenuti dagli studenti universitari in materie presenti anche nel corso ambito (Medicina e Odontoiatria, nel caso di specie).
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Più in particolare, la limitazione relativa al previo superamento dei test di ingresso è legittima solo con riferimento all’accesso al primo anno del corso di studi e non invece per quanto riguarda le richieste di trasferimento ad anni successivi al primo. In tali casi, infatti, il principio regolante l’iscrizione è unicamente quello del riconoscimento dei crediti formativi già maturati [1].
Medicina: come entrare senza test di ingresso
Il principio sopra esposto è stato da ultimo ribadito dal Tar Lazio, che con una recentissima pronuncia [2] ha accolto il ricorso di una studentessa che, iscritta al terzo anno di Chimica e tecnologie farmaceutiche, aveva chiesto il passaggio a Medicina.
In effetti il principio stabilito dal Tribunale amministrativo, non può non esser condiviso anche alla luce del fatto che per via del numero chiuso restano vacanti un numero elevatissimo di posti.
Ora, attesa la carenza di personale medico e stante l’allarme lanciato dall’ordine e dai sindacati sul numero insufficiente di medici, risulta del tutto illogico che i numerosi posti vacanti non possano essere riempiti da chi desidera diventare medico e ha già intrapreso un percorso di studi affine.
In realtà, la pronuncia appena citata prende le mosse da alcune decisioni prese sempre dal Tar Lazio nel 2012 e nel 2013. In effetti, già in precedenza, il Tar Lazio aveva riconosciuto che, nel caso di passaggio da altro corso di laurea non è obbligatorio sostenere la prova di ammissione, la quale, invece, è obbligatoria per coloro che intendono immatricolarsi al primo anno, atteso che questa prova è necessaria al fine di verificare l’attitudine degli aspiranti medici o odontoiatri al ciclo di studi che si apprestano a compiere. Da ciò ne consegue che chi è già iscritto ad una facoltà ad indirizzo sanitario ha già avuto modo di dimostrare la propria attitudine alla materia attraverso il superamento delle materie previste dal piano di studi. Nel caso di specie il Tar aveva riconosciuto la possibilità per i laureati in odontoiatria di accedere al corso di laurea in medicina e viceversa. L’utilità del test di ammissione, infatti, è quella di accertare l’attitudine dell’aspirante medico o dell’aspirante odontoiatra e per comprendere le sue conoscenze di base, che devono essere sufficienti per affrontare un percorso di studi che, di certo, non è semplice. Ma chi ha ottenuto la laurea ha già dimostrato di avere questi requisiti: sia con il superamento del test, alcuni anni prima, sia con gli esami sostenuti durante il corso di laurea e sia con il conseguimento della laurea.
Medicina senza test d’ingresso: chi può iscriversi?
Sulla scorta della più recente decisione del Tar, si può affermare che possono immatricolarsi a Medicina e Odontoiatria senza effettuare il test d’ingresso ed usufruendo di uno dei circa 7mila posti vacanti per anni successivi al primo tutti i laureandi, laureati o iscritti almeno al terzo anno di uno dei seguenti corsi di laurea: Farmacia, Chimica, IMAT, Biologia, Veterinaria, CTF a patto che abbiano maturato almeno 25 Cfu in materie convalidabili nel corso di laurea in Medicina e Odontoiatria
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Medicina senza test d’ingresso: come fare per immatricolarsi
Sul punto, i passaggi da seguire per ottenere il trasferimento diretto al corso di Medicinasono i seguenti.
- Verificare quali sono i Bandi degli Atenei nei quali può essere previsto un contingente di posti liberi per i trasferimenti o le immatricolazioni ad anni successivi al primo. Sul punto si consideri, inoltre, che i bandi per l’accesso a medicina e odontoiatria prevedono che i posti non esauriti dagli studenti stranieri possano essere utilizzati per i trasferimenti.
- Contattare la Segreteria studenti di Medicina dell’Università in cui ci si vuole immatricolare (sempre che, come detto sopra, vi siano posti disponibili), allegando il proprio piano di studi e chiedendo una valutazione e un riconoscimento preventivo della propria carriera universitaria ai fini dell’immatricolazione ad anni successivi al primo.
- Presentare istanza di immatricolazione o trasferimento diretto all’Università.
In caso di rigetto dell’istanza di trasferimento o di immatricolazione, o di mancata risposta da parte dell’Ateneo, sarà necessario rivolgersi al Giudice amministrativo con apposito ricorso(come ha fatto la studentessa protagonista della pronuncia favorevole del Tar Lazio sopra esposta).