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Bussetti: “Via la chiamata diretta, soluzioni in arrivo per concorsi e diplomati magistrale”

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FONTE: www.tecnicadellascuola.it/bussetti-via-la-chiamata-diretta-soluzioni-in-arrivo-per-concorsi-e-diplomati-magistrale

Primi giorni da ministro dell’Istruzione per Marco Bussetti. Sono tanti i dossier sul tavolo del nuovo titolare del dicastero di Viale Trastevere: dalla chiamata diretta fino ai diplomati magistrale passando per alternanza scuola/lavoro e reclutamento. A Il Sole 24 Ore sono tanti i temi toccati dal ministro: “Chiamata diretta? È nostra intenzione superarla. Ce ne stiamo già occupando concretamente”.

Bonus merito e supplenze

Bonus merito – “I sistemi di incentivazione devono esserci. Ne sono convinto. Ma penso che sia opportuno per i docenti conoscere all’inizio dell’anno quali saranno i criteri di valutazione”.

Supplenze – “Nessuna tagliola a brevissimo termine. Abbiamo tempo fino a settembre 2019 per decidere se e come intervenire. Come è noto, l’Italia ha dovuto recepire un limite temporale ai contratti a termine imposto dal diritto europeo. I miei uffici sono al già al lavoro per risolvere la questione, nel rispetto del diritto comunitario, scongiurando soluzioni di continuità nello svolgimento delle attività didattiche”.

certificazioni esbDiplomati magistrale e concorsi

Diplomati magistrale – “C’è una sentenza. Le sentenze non si commentano, si applicano. Ma siamo già al lavoro. La nostra soluzione contempera gli interessi delle parti coinvolte ed evita impatti negativi sulla qualità del sistema di istruzione”.

Concorsi – “Dobbiamo avere concorsi regolari. Anche qui: serve un sistema che funzioni. Le regole non possono cambiare di continuo. E servono disposizioni precise per chi partecipa. Anche con riferimento alla permanenza territoriale. Non dobbiamo svuotare
territori, penso al Sud, portando gli insegnanti altrove. Ma bisogna anche sapere che se si partecipa a un concorso in un’altra regione, per avere maggiori occasioni di lavoro, non si può poi pretendere un repentino ritorno a casa lasciando la scuola senza insegnanti. Ripeto: servono regole chiare”.

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