Comincia a delinearsi il decreto legge che presto sarà al vaglio del Consiglio dei Ministri per garantire l’avvio ordinato dell’a.s. 208/19. La questione è quella dei diplomati magistrale
interessati dalla sentenza del Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria del 20 dicembre 2017, i cui interessi si intrecciano con quelli dei laureati in Scienze della formazione primaria.
Sanatoria o concorso selettivo?
Questo è uno dei punti chiave del provvedimento. Se da una parte c’è l’esigenza di garantire la continuità didattica, di permettere uno sbocco professionale ai docenti che negli anni hanno garantito il funzionamento delle scuole, prima con le supplenze da III fascia, poi con il riconoscimento del titolo come abilitazione da II fascia e infine tramite le GaE, dall’altra c’è il dettato costituzionale secondo il quale si accede all’incarico a tempo indeterminato tramite prova concorsuale.
Nelle scorse settimane Repubblica aveva avanzato l’ipotesi della formulazione di una graduatoria – sanatoria in cui inserire diplomati magistrale e laureati in Scienze della formazione primaria, ma il Ministero aveva in qualche modo smentito affermando che si trattava di ipotesi premature.
“Una delle ipotesi in campo – scrive Alessandra Ricciardi su Italia Oggi – parla di creare una nuova fase transitoria, a cui gli insegnanti dovrebbero accedere probabilmente attraverso il superamento di una prova selettiva, per fare uno dei tre anni del Fit. Gli interessati dovrebbero a tal fine essere inseriti in una graduatoria ad hoc insieme ai docenti di scienza della formazione primaria. ”
Al momento non risultano paletti circa gli anni di servizio, per cui potrebbero partecipare tutti gli interessati in possesso del titolo.
Una delle ipotesi, le altre risultano non pervenute.
Decreto legge entro fine giugno
Per quanto riguarda la tempistica, il provvedimento potrebbe essere presentato già al prossimo Consiglio dei Ministri e comunque entro fine giugno. Per luglio infatti sono calendarizzate numerose sentenze di merito.
Riconferma sugli stessi posti
Le sentenze negative dovrebbero essere neutralizzate dal passaggio del decreto legge che permetterebbe la riconferma sugli stessi posti, in attesa dell’esito del concorso (un’idea questa che verrebbe a coincidere con quella presentata dal PD per i docenti a tempo indeterminato ( Diplomati magistrale: Malpezzi (PD): assunzioni dopo svuotamento GaE, chi avrà revoca ruolo farà supplenza sullo stesso posto fino a vincita concorso)