Nei comunicati sindacali a questo argomento è stato dedicato solo un accenno, lasciando i docenti nella più assoluta incertezza sui contenuti proposti dall’ARAN e sulle risposte che intendono dare i rappresentanti dei lavoratori.
“Altre questioni che non possono essere oggetto di mero confronto sono l’organizzazione di lavoro e l’alternanza scuola-lavoro” scrivono
“Nel corso del suo intervento, il coordinatore nazionale della Fgu si è augurato che le norme inserite nella prima bozza, che intaccano la funzione docente e l’orario di servizio, siano una banale provocazione e ha chiarito che da parte della Fgu non c’è alcuna disponibilità ad accettare aumenti dell’orario di servizio a titolo gratuito.”
AUMENTO ORARIO DI LAVORO INSEGNANTI
Dunque si discute di aumento dell’orario di servizio per gli insegnanti.
Ricordiamo che nell’attuale contratto le attività svolte dai docenti si distinguono in: attività di insegnamento e attività funzionali all’insegnamento.
ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO
25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia, in 22 ore settimanali nella scuola elementare (+ 2 di programmazinone), 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d’istruzione secondaria ed artistica, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali.
ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO
40 + 40 ore per la partecipazione a collegi docenti, consigli di classe e scrutini
NUOVI ONERI IN VISTA
Così titola
Salvo Intravaia su LaRepubblica.it “Ecco come stanno le cose. Per i docenti, secondo il volere dell’Aran, gli obblighi aumenterebbero. E non di poco.
Oltre alle ore frontali di cattedra e a tutte le attività funzionali all’insegnamento cui si aggiungerebbero il tutoraggio per le attività di Alternanza scuola-lavoro e la formazione in servizio (non retribuite), diventano obbligatori altri due gruppi di attività:
- quelle per il Potenziamento dell’offerta formativa
- quelle Organizzative e amministrative.
“Per tradurre dal sindacalese – scrive il giornalista – se il preside chiama un docente a collaborare per fare parte dello staff di presidenza, per la somministrazione dei test Invalsi, per l’orientamento degli alunni o per le ore di recupero, a prescindere dalla remunerazione delle stesse, il docente non potrà rifiutarsi. In altre parole, la miriade di attività che i docenti svolgono oltre quelle istituzionali, al momento volontarie, diventerebbero obbligatorie. Un aspetto su cui i sindacati contano di fare battaglia e, eventualmente, di fare naufragare la trattativa.”
Letta così, la norma sembrerebbe andare nella direzione di incrementare le responsabilità dei Dirigenti Scolastici, chiamati a decidere a quale insegnante assegnare la singola attività. Attività che comunque continueranno ad essere retribuite.
Lasciamo ai nostri lettori il commento, fermo restando che al momento questa è l’unica fonte in cui tale novità viene segnalata.
Fonte:https://www.orizzontescuola.it/aumento-orario-lavoro-insegnanti-quali-le-proposte-nel-contratto/