Sembra essere ritornati al 2012 quando alla Presidenza del Consiglio c’era Mario Monti,al Miur Francesco Profumo e non si parlava del rinnovo contratto scuola. Infatti anche ora, come allora, si torna a vagheggiare di aumento dell’orario di servizio dei docenti, ma questa volta la proposta indecente l’ha fatta l’ARAN ai sindacati.
Nell’ottobre 2012, all’epoca del ministro Profumo che aveva proposto di modificare per legge l’orario di servizio settimanale di insegnamento dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, portandolo dalle attuali 18 ore a 24 ore settimanali, così scrivevamo:” L’orario di servizio dei docenti per la scuola secondaria di primo e secondo grado, fino a che è in vigore questo contratto, restano 18 ore settimanali di insegnamento distribuite in non meno di cinque giornate settimanali. Per cambiare questa regola, bisognerebbe rinnovare il contratto, in quanto, a regolare l’orario di lavoro del personale scolastico, è una norma contrattuale e non una legge. A proposito di questo nel testo unico è scritto: l’orario di servizio è stabilito in sede di contrattazione collettiva ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni.
Dunque se fossero vere le indiscrezioni dell’aumento di 6 ore settimanali per i docenti delle scuole secondarie, attuate dalla legge di stabilità approvata ieri dal Consiglio dei Ministri, si tratterebbe ancora una volta di ostracismo contrattuale e di un trattato di guerra contro i diritti pattuiti con i lavoratori”.
In tale circostanza una forte ribellione mediatica e l’opposizione sindacale, furono i motivi che spinsero il Governo Monti a fare una marcia indietro. Infatti l’aumento di 6 ore settimanali di insegnamento, a parità di salario, fu prontamente ritirata.
Adesso, dopo oltre 5 anni, l’ARAN presenta ai sindacati una bozza di rinnovo contrattuale con alcune proposte irricevibili che sembrano richiamare, sotto certi aspetti, le proposte del Governo Monti.
RINNOVO CONTRATTO: QUALI SAREBBERO QUESTE PROPOSTE IRRICEVIBILI?
- Un non ben precisato aumento dell’orario di lavoro dei docenti;
- Inserimento nelle attività funzionali all’insegnamento del ruolo di Tutor di ASL e delle ore di formazione (obbligatorie);
- Blocco triennale a partire dall’anno scolastico 2019/2020 della mobilità territoriale;
- Mancanza di contrattazione su temi riguardanti l’organizzazione del lavoro;
- Poca disponibilità ad inserire, ovviamente da parte dell’ARAN, le risorse economiche della legge 107/2015 sul tabellare degli stipendi o comunque in contrattazione.
- Questione di maggiore potere al DS per sanzionare i docenti, arrivando alla sospensione dal servizio fino a 10 giorni. Questo andrebbe addirittura a contrastare la Legge 297/94 che non dà questo potere ai DS.
Stante queste proposte dell’ARAN, riguardo il rinnovo contratto scuola, sembra improbabile e forse anche inopportuno, visto le prossime elezioni RSU, trovare un accordo sindacale che andrebbe a non rispettare totalmente l’accordo del 30 novembre 2016 tra la Ministra Madia e i sindacati confederali.
Fontehttps://www.tecnicadellascuola.it/rinnovo-contratto-le-proposte-irricevibili-dellaran